Stefano Pioli parla a Milan TV: «Ci manca ancora l’istinto del killer, di chiudere la partita, e questo a Firenze ci ha penalizzato troppo. Dobbiamo giocare sempre con la stessa intensità».
«Il calcio è con i tifosi, è entusiasmo, passione, emozione, quindi a porte chiuse non c’è. Visto che ho avuto questa esperienza, mi ero preoccupato per tutta la settimana di far capire cosa significasse giocare senza tifosi. Io sono contento che non si giochi, si poteva decidere prima però». Queste le parole rilasciate da Stefano Pioli a Milan TV oggi, dopo l’ufficialità del rinvio di Milan-Genoa.
Il tecnico avrebbe dovuto presentare ai microfoni del club channel rossonero l’impegno di domani a San Siro. Posticipato l’incontro al 13 maggio, oggi Pioli ha quindi concentrato il proprio intervento sullo stato di forma della squadra dopo l’1-1 di Firenze e in vista della semifinale di Coppa Italia di mercoledì a Torino contro la Juventus: «Abbiamo intrapreso un gran bel viaggio, fatto di momenti positivi e negativi, non è tanto importante quanto fatto fino a oggi, ma lasciare delle impronte. C’è ancora tanto da fare – ha aggiunto –. Adesso i punti diventeranno sempre più pesanti, dobbiamo spingere».
Focus poi sulle condizioni fisiche di Gigio Donnarumma, alle prese con una distorsione alla caviglia sinistra le cui origini risalgono alla trasferta di Cagliari: «Sta meglio – ha spiegato Pioli –, oggi si allena, giocando mercoledì forse c’è qualche possibilità in più».
Mercoledì all’Allianz Stadium il Milan non potrà concedersi sbavature: «Ci manca ancora l’istinto del killer, di chiudere la partita, e questo ci ha penalizzato troppo nell’ultima partita. Dobbiamo giocare sempre con la stessa intensità». Avere, insomma, la faccia di Ibra: «Zlatan è diventato un campione unico al mondo per il talento ma anche la sua ambizione, la voglia di affrontare sempre sfide diverse. E questo deve essere il nostro atteggiamento. Solo con questa motivazione – ha concluso Pioli – si possono ottenere cose importanti».