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Ignazio Abate ha parlato dagli studi di Milan TV in occasione di una nuova puntata del programma Coffee Break incentrata sulla vittoria della Supercoppa italiana.

È ancora fresca in casa rossonera la gioia per il successo della Supercoppa italiana in quel di Doha. Intervenuto negli studi di Milan TV in occasione di una nuova puntata del programma Coffee Break, Ignazio Abate si è soffermato nuovamente sulla soddisfazione per il traguardo raggiunto: “Una bella soddisfazione dopo tanti anni. L’ho detto ai ragazzi prima della partita. Era giusto che toccasse noi, avremmo meritato forse anche nell’arco dei 90 minuti. Lo schiaffo del gol subito ci ha svegliato e abbiamo ripreso la partita. Montolivo? Mi è venuto in mente quando stavo andando a prendere la medaglia. Ho pensato a quello che ha passato e quanto ha sofferto negli ultimi anni e vederlo lì in borghese ha fatto sì che facessi questo gesto spontaneo. Dopo tanti anni che le cose non giravano come volevamo abbiamo sofferto tanto. È giusto che nei momenti in cui le cose non vanno i tifosi se la prendano con i giocatori più esperti“.

Sul prossimo match contro il Cagliari

Era giusto festeggiare, anzi. Ci dobbiamo ricordare bene quello che si prova dopo aver vinto, ci deve dar la spinta per il futuro. Siamo concentrati già per domenica. La Supercoppa fa già parte del passato, ma arriviamo da due sconfitte consecutive dopo la sosta di Natale negli ultimi due anni“.

Su Bonaventura

È diventato uno dei nostri, è uno dei leader dello spogliatoio. Credo che quest’anno si sia formato un bel gruppo di giovani e italiani che hanno questi colori nel sangue. Mi ha sorpreso l’umiltà di questi ragazzi, ogni giorno si allenano con grande voglia e disponibilità“.

Su Montella

Lavoriamo molto sui principi che vuole il mister, vuole sempre movimento e portando su la palla in cinque viene anche più facile la riconquista del pallone. È molto preparato tatticamente. Sto facendo bene soprattutto per merito di tutto il gruppo. È vero che costruiamo a volte a due o tre e il mister vuole sempre queste rotazioni nella catena. A destra abbiamo un po’ più di libertà o ci alziamo io o Kucka, mentre Mattia (De Sciglio, ndr) è più bloccato dietro. Svariamo tanto, non abbiamo un’unica soluzione. Abbiamo un nostro metodo, dobbiamo continuare così cercando di migliorarci“.

Su Suso

Sinceramente a questi livelli non credo se l’aspettasse nessuno. Bisogna dare onore a questo ragazzo che si è messo in luce a Genova e poi è tornato a Milanello più maturo. Sta crescendo, ma non ci dobbiamo accontentare. Arriviamo da due anni difficili, dobbiamo tenere la testa bassa e pedalare forte“.

Su Leonardo

Abate ha così risposto al messaggio di Leonardo (“Ignazio lo sento spesso e so del suo affetto nei miei confronti. L’ho un po’ inventato io terzino destro! Ahahah!“, ndr) recapitato in studio: “Sarò sempre grato al mister, mi ha dato sempre fiducia sin dal ritiro e piano piano mi ha trasformato in terzino destro“.

Su Mihajlovic

Non dimentico mister Mihajlovic. Credo di aver fatto una buona stagione e colgo l’occasione per ringraziarlo pubblicamente. Se abbiamo disputato la Supercoppa è anche merito suo. È una grande persona che ha riportato equilibrio in spogliatoio, principi e cultura del lavoro. Gli auguro ogni fortuna a partire da dopo il doppio confronto contro di noi (sorride, ndr). Se l’ho sentito? Ci eravamo fatti l’in bocca al lupo prima del campionato e a San Siro mi son fermato a chiacchierare con lui. È sempre una brava persona e avevamo legato tanto con lui. È stata una bella scoperta, perchè personalmente ho legato tanto a livello umano“.

Sul rapporto con il padre

Ho avuto la fortuna di avere sempre un rapporto libero con mio padre, mi ha sempre detto che avrei dovuto intraprendere la strada professionale che avrei voluto. È normale che dopo le partite ci confrontiamo, ma è sempre stato rispettoso“.

Sul senso di appartenenza

Fondamentale. Ci son tanti ragazzi che provengono dal settore giovanile che quando non si vince ci stanno veramente male. Ci son tanti giocatori anche cresciuti magari non nel settore giovanile ma che tifano Milan sin da bambino“.

Sull’esordio in maglia rossonera

Era successo tutto nell’arco di una settimana, era appena andato via Rivaldo e il dottor Galliani fece in modo che passai in prima squadra. Feci il mio debutto a Genova e mi ricordo che ero in panchina di fianco a Nesta. E quando il mister mi disse di entrare mi tremavano così tanto le mani che non riuscivo nemmeno a sfilarmi il giubbotto. Era un gruppo bellissimo, formato da persone eccezionali e grandi professionisti. E con qualcuno di questi si è formato un rapporto anche di amicizia stretto“.

Sui giovani del Milan

Ci sono tanti giovani forti che possono fare la storia in questa società e che, soprattutto, hanno il DNA rossonero. Però non bisogna mettergli pressione, soprattutto quando sbaglieranno, perchè capiterà. Guai a buttargli la croce addosso“.

Sulla leadership

Credo che o ce l’hai o non ce l’hai. Volta per volta mi vengono dei pensieri da trasmettere ad altri compagni oppure vengono a loro. La settimana prima di Roma si parlava di quella partita come se dovessimo andare a Roma a prendere 3 pere e poi tornare a casa, come se solo loro avessero da perdere. Invece eravamo terzi anche noi e quindi avevamo da perdere anche noi. Se vogliamo dirla tutta come gruppo non siamo ancora abiutati a giocare partite importanti, ma la storia ci insegna e ci impone che siamo noi ad aver vissuto momenti più importanti“.

Su Donnarumma

Gigio è giustamente diventato un beniamino dei tifosi, però lui ha sempre trasmesso l’amore per questa maglia e per questi colori. E secondo me, e penso anche secondo lui, non si vede con un’altra maglia addosso in Italia. Son tranquillo per quello che riguarda Gigio, credo che resterà per tanti anni con noi“.

Sull’obiettivo stagionale

L’Europa. Non vorrei deludere i tifosi, che forse si aspettavano qualcosa di più. Però credo che gennaio e febbraio ci diranno chi siamo. Se vogliamo lottare per posizioni importantissime non possiamo sbagliarli, dobbiamo stare attaccati per poi giocarci tutto negli ultimi mesi“.

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