Riparte questa sera l’avventura del Milan in TIM Cup. A San Siro arriva l’ex Sinisa Mihajlovic.
Nel freezer di San Siro (è atteso un grado alle 21.00 quando il Milan scenderà in campo contro il Torino, e anche una timida nevicata), l’armata rossonera questa sera dovrà difendere il traguardo di Doha, ora che il gusto della vittoria è tornato dalle parti di Milanello obiettivo anche per la prossima stagione. La TIM Cup riapre i battenti per i rossoneri, nell’edizione 2016 finalisti con la Juve al termine di un percorso obiettivamente agevole, che vide la squadra di Mihajlovic affrontare Crotone, Sampdoria, Carpi e Alessandria. Il Milan riparte dal Toro e, ironia della sorte, dovrà vedersela proprio con l’artefice – o comunque uno dei tanti – della scalata di un anno fa, il condottiero Sinisa mai entrato a tutti gli effetti nella cerchia dei “bravi sarti” collezionata da Silvio Berlusconi.
Oggi però a Milanello il timone è saldo nelle mani di Vincenzo Montella, meno sergente di Mihajlovic ma più abile – almeno dicono risultati e umori, figli gli uni degli altri – a plasmare un gruppo valorizzandone quasi tutte le caratteristiche tecniche, specie dei più giovani.
Il test di questa sera metterà in palio molto. Intanto il timbro necessario a superare il turno e proiettarsi ai quarti di finale contro la Juventus (che nella serata di ieri si è mangiata per 3-2 l’Atalanta e ora aspetta il derby o il big-match coi rossoneri allo Stadium il prossimo 25 gennaio) e poi l’identità chiara di una panchina chiamata, nel secondo blocco stagionale, a fare la vera differenza. Per matare il Torino, obbligato dai tanti acciacchi che hanno un po’ sbiadito l’organico rossonero nelle ultime settimane, Montella ha rivoluzionato quasi tutta la formazione titolare. Davanti all’intoccabile Donnarumma, i quattro Calabria, Paletta, Gomez e De Sciglio comporranno la linea difensiva; Kucka, Sosa e Bertolacci il tris di centrocampo, alle spalle di Suso, Lapadula e Bonaventura, il cui compito sarà quello di pensare soprattutto a creare occasioni.
Sarà sotto osservazione ogni reparto, ma è là davanti che si concentreranno le maggiori attenzioni: Montella si aspetta l’ennesima conferma di Jack, in campo al posto dello squalificato Niang, la continuità di Suso, uomo copertina della rinascita rossonera, e Lapadula, straordinaria sorpresa della stagione milanista e già in gol tre volte nelle ultime quattro sfide affrontate da titolare.