“Podium” in latino, podio – ovviamente – nella traduzione italiana. È lì che il nuovo stadio del Milan sorgerà: a San Donato certo (ormai non fa più notizia), sopra un podio dell’altezza complessiva di 8 metri. Il progetto dell’impianto che dal 2029 – forse prima – ospiterà le gare casalinghe dei rossoneri sta prendendo forma. Ci sta lavorando lo Studio Manica, boutique di architettura con sede nel Kansas specializzata nella progettazione di strutture sportive e di intrattenimento internazionali.
Il “podium” del nuovo stadio del Milan avrà una estensione di 160.000 metri quadrati. Lo scopo della strattura sarà duplice: da una parte fungerà da base per la creazione di sette edifici che completeranno l’area antistante lo stadio (il museo del Club, il palazzo degli uffici, un albergo…), dall’altra faciliterà l’accesso dei tifosi sulle tribune. Il “podium” di San Donato verrà infatti costruito all’altezza del primo anello: per i tifosi che assisteranno alle partite nei settori più prossimi al campo, quindi, non ci sarà bisogno di salire con scale o ascensori per raggiungere i posti a sedere sugli spalti.
Si salirà solamente per raggiungere il secondo anello, ovvero quello più alto. Un cambio drastico rispetto al passato, o meglio rispetto al presente: oggi a San Siro per raggiungere il secondo anello e il terzo servono muscoli e fiato, e non poco. Centinaia di gradini separano il piazzale del Meazza dai primi seggiolini nei settori superiori, per “arrampicarsi” ancora più in alto invece si può solo percorrere una delle undici torri cilindriche in cemento armato che abbracciano l’impianto.