Giudicarlo dopo appena venti minuti di gioco è impossibile, però si può dirlo tranquillamente: in quel respiro di partita in cui è sceso in campo a Cagliari Souhalio Meite ha convinto. Può essere un buonissimo rincalzo. Ha già convinto Stefano Pioli: «Abbina qualità e quantità. Si è presentato bene, l’ho visto attento e voglioso. Mi è piaciuto anche come si è presentato, dicendo di essere ambizioso. Così bisogna essere per entrare nel nostro gruppo», ha dichiarato il tecnico. Nel post partita di Cagliari Pioli ha ribadito l’importanza del francese all’interno del gruppo.
Non è una novità: il Milan sa pescare bene dalle squadre in deficit di punti, bloccate nei bassifondi della Serie A: Bennacer e Tonali ne sono un lampante esempio. Di approdare così nello spogliatoio della capolista, all’improvviso, Meite probabilmente nemmeno se lo sognava. Al suo arrivo a Milano ha risposto ai microfoni di Sky con tono emozionato ma deciso, da giocatore del Milan: «Il Milan è primo e PUNTIAMO a restare lì. Questo Club ha una grande storia e ha sempre avuto obiettivi importanti, sono orgoglioso di farne parte».
Alla Sardegna Arena è entrato a venti minuti dalla fine con grinta, voglia ed energia, presentandosi con un gran recupero nella trequarti avversaria e una galoppata fino a sfiorare l’area di rigore. Dopo l’espulsione di Alexis Saelemaekers ha poi migliorato il rendimento calandosi al meglio nel ruolo. Se Paolo Maldini l’ha voluto a Milanello un motivo valido c’è. E pazienza se da un’anno Meite è uno dei giocatori più criticati del Toro penultimo in classifica.
Bonne chance, Soualiho.