Adriano Galliani, vicepresidente vicario e amministratore delegato del Monza, ha sempre nel cuore il Milan e la sua esperienza in rossonero, come anche lui ha sempre raccontato e dimostrato. La promozione in Serie A dei brianzoli, però, è stata per lui ancor più emozionante delle Champions League vinte dal Diavolo con lui in dirigenza: lo ha ammesso lui stesso a margine della presentazione della edizione numero 40 di “Sport Movies & Tv”:
«Io sono nato e cresciuto a Monza, ho fatto la mia impresa a Monza, ero tifoso di questa squadra. A cinque anni la mia mamma mi portava allo stadio a vedere il Monza, ho perso mia madre a 14 anni, ed è una ferita che non mi è mai passata nella vita. Mi diceva che un giorno o l’altro saremmo andati in Serie A. Io prima di conoscere il presidente Silvio Berlusconi, tra il ’75 e l”85, sono stato tra i proprietari del Monza. Poi Berlusconi mi ha chiesto di andare con lui al Milan, lui nato e cresciuto a Milano e tifosissimo del Milan. Sono stato 31 anni in prestito al Milan, lo dico sempre, e sono felice di questi 31 anni».
«Il merito più grosso è stato poi convincere Berlusconi ad acquistare il Monza. il club è nato nel 1912, non era mai stato in Serie A. Lo scorso 29 maggio 2022, alle 23:12, il Monza approda in Serie A. Con un pianto a dirotto mio che non ha eguali con le Champions vinte con il Milan, perché era un sogno della mia vita che si realizzava».
Parole che forse non avranno fatto gran piacere ai tifosi del Milan, ma il “Condor” va capito: dietro alla promozione dei brianzoli c’è dietro molto di più di un semplice successo sportivo o imprenditoriale. C’era un sogno di bambino diventato uomo.
Galliani e la promozione in A col Monza: "Il mio pianto a dirotto non aveva eguali rispetto alle Champions vinte col Milan" ⚪🔴 pic.twitter.com/VNN6fNuHdp
— GOAL Italia (@GoalItalia) November 3, 2023