Quando in estate Geoffey Moncada e Giorgio Furlani decisero di cedere Sandro Tonali al Newcastle per 80 (o giù di lì) milioni di buoni motivi, e poi firmarono Ruben Loftus-Cheek dal Chelsea consegnandogli subito la maglia numero 8, i tifosi milanisti insorsero, spade protese verso il quarto piano di Casa Milan. Oggi tutti sono qui a ricredersi, chi allo stadio chi sul divano di casa (e non centra ovviamente – almeno, non solo – i guai con la giustizia sportiva che hanno coperto l’ex centrocampista rossonero). Loftus-Cheek si sta mostrando per quello che è sempre stato: un centrocampista da top club. Per qualità nella prestazione e continuità, ieri contro il PSG a San Siro è risultato uno dei migliori in campo: il motore di una Formula Uno. La Gazzetta dello Sport questa mattina in edicola regala un’immagine della serata di Rubs semplicemente perfetta: “Accelera con tutta Parigi addosso e nessuno che lo fermi“.
Pioli si gode il suo ritorno. Sarà determinante l’inglese anche nelle prossime uscite. In generale, il centrocampo del Milan con più fisicità (ieri in mediana il tecnico ha schierato tra i titolari anche Yunus Musah) offre più garanzie, maggior solidità a tutta la squadra, e in entrambe le fasi di gioco.
Anche senza Sandro Tonali, il Milan in Europa è tornato a brillare. Lo aveva già fatto per la verità contro Newcastle e Borussia Dortmund (raccogliendo però poco rispetto a quanto aveva seminato) e anche per un’ora di gioco al Parco dei Principi di Parigi. Qualcuno sui social in serata, dopo il 2-1 contro Mbappé e compagni, mosso dall’entusiasmo si è spinto un po’ troppo oltre: “Rubs vale cinque, sei, sette, otto volte Tonali“. Otto come quel numero di maglia che ha ereditato in estate da Sandro. Esagerazioni ovviamente, ma intanto esprimono oggi l’umore della piazza. Rappresentano un pensiero tra il popolo milanista sempre più radicato: il centrocampo del nuovo Milan, rispetto al più recente passato è di una categoria superiore. E all’appello manca ancora Bennacer…