Il match andato in scena sabato scorso tra Lecce e Milan è destinato a lasciare strascichi pesanti di polemiche a non finire, specie dalla parte salentina. In particolare, gli ultras giallorossi hanno voluto rimarcare la loro insoddisfazione per il gol annullato nel finale a Piccoli. Per loro si è trattata di una vera e propria ingiustizia architettata contro di loro dalla FIGC, con la complicità del Diavolo stesso. E hanno espresso tutto ciò con uno striscione eloquente, apparso fuori dallo stadio Via del Mare. Un drappo con un messaggio chiarissimo: “Davide non può battere Golia, il calcio è pilotato da una sporca regia“.
Con tanto di insulti finali alla FIGC. Per i tifosi più caldi dei salentini l’intervento del VAR sulla rete allo scadere di Piccoli è stato un chiaro segno di un complotto ordito contro le “piccole” del nostro campionato e a favore delle big. Come, appunto, il Milan. Occorre però riavvolgere il nastro.
In realtà, a voler essere onesti fino in fondo, ci sarebbe da discutere anche sul tocco di mano di Dorgu. Un episodio che avrebbe potuto dare un calcio di rigore al Milan. Che dire poi di un altra infrazione di mani, questa volta di Pongracic, prima del cartellino rosso dato a Olivier Giroud? Di certo non tutte le decisioni del signor Abisso sono stata a sfavore dei salentini.