Pre partita, fine del riscaldamento, le squadre rientrano in campo. Sugli spalti la colonna sonora è una e una sola: il coro contro Donnarumma riempie San Siro, che a sua volta si riempie settore dopo settore. Saranno 75.649 i tifosi sugli spalti comunicati nel secondo tempo dall’ufficio booking del Meazza, nel conteggio sono compresi i sostenitori del PSG assiepati al terzo anello verde. In molti hanno una mazzetta di banconote in mano, di dollari fac-simile con il faccione di Gigio stampato al centro, la scritta “mercenario” e il numero 71 sui quattro angoli, che per la smorfia napoletana rappresenta “l’uomo senza valore”. La squadra francese rientra in spogliatoio e il Meazza canta, canta a squarciagola contro Donnarumma. Le telecamere di Milan TV pizzicano Kylian Mbappé… Ma che sta facendo? Braccia a ritmo, alzate al cielo, sembra canti anche lui insieme ai sostenitori del Milan.
Mbappé contro Gigio. A rivedere quei pochi frame di video, il labiale del numero 7 di Luis Enrique sembra ripeta l’insulto, motivetto che nella notte magica del Milan va in loop all’infinito. Dal riscaldamento via fino al triplice fischio e oltre. Alla sua sinistra Donnarumma sembra sentirlo, anzi no, lo sente eccome, si volta leggermente portandosi la mano al volto e ride. O almeno, dalle immagini sembra nascondere un sorriso.
Lo ha detto davvero Mbappé? Veramente il campione francese, vice Pallone d’Oro, tifosissimo del Milan da sempre, si è unito al coro “Donnarumma figlio di…”? Quei pochi secondi di video nel post gara diventano virali sui social e spaccano i tifosi: “Dice Forza Milan” sostiene qualcuno, altri però leggono chiaramente le parole offensive del coro. “Dai gesti…sembrerebbe che lo dice” scrive un supporter milanista su Instagram. “Mbappé è più milanista di Baresi – prova a giustificare il momento un terzo sostenitore rossonero -, ma comunque meno di Adli”.