Al Milan serve un giocatore che sappia abbinare tecnica e funzionalità al progetto, ad appeal e fascino internazionali. Un profilo del genere costerebbe una fortuna, se fosse Ibrahimovic, no
Il Milan dei cinesi e un mercato tutto da conquistare. Si torna su un argomento già trattato nelle ultime ore, ma è doveroso soffermarsi su un aspetto tanto importante. Il nuovo Milan vuole tornare grande traendo forza dal proprio blasone e dal proprio appeal, aspetti che i risultati e lo smantellamento tecnico degli ultimi anni hanno intaccato notevolmente. Il club rossonero oggi non vale la sua gloriosissima storia, seconda forse solo ad una realtà europea (non italiana). Fassone e Mirabelli sanno benissimo che l’euforia e il fascino crescono in maniera direttamente proporzionale ai successi e ai risultati, ma per conseguirli servono acquisti (si stanno facendo) e tempo. Quale potrebbe essere il catalizzatore di questa reazione “chimica”? L’ingaggio di un grande campione.
IL MAN UTD INSEGNA CHE… – Si parla di Manchester United, non servono ulteriori dettagli per favorire l’immaginazione. Eppure, anche il fantastico club inglese ha scoperto il fascino del fuoriclasse. E’ storia “vecchia” di un anno (estate 2016), il Sun parlando dei Red Devils riportò il clamoroso dato riguardante il merchandising e, la vendita di maglie griffate Ibrahimovic. In una sola settimana (quella che seguì l’ingaggio dello svedese da parte dello United), il club totalizzò la cessione di ben 800 mila unità, economicamente quantificabili in circa 90 mln di Euro. Quando un nome fa la differenza.
IBRA O CHI PER LUI, IL FENOMENO CHE SERVE AL MILAN – Tra i tanti ottimi giocatori ingaggiati dal duo Fassone-Mirabelli, manca ancora il nome di spicco, quello che dovrebbe garantire apporto tecnico in campo e fascino mediatico fuori. Uno Zlatan Ibrahimovic per intenderci, fuoriclasse che sa deliziare sul rettangolo verde, ma che da solo, sa far anche lievitare i conti del club, oggi pesando relativamente poco. Se si prendono per veritieri i dati giunti da Oltremanica, i milioni incassati dal Manchester con Ibra, non solo hanno ripagato il suo ingaggio, ma anche finanziato il resto della campagna acquisti. Non a caso, lo scorso anno in Premier League ci fu il ritorno di Paul Pogba per oltre 100 mln di euro. Il Milan ci rifletta: che sia in attacco o a centrocampo urge un fuoriclasse di nome, ne gioverebbero: la squadra, il merchandising e le casse del club. Ibra oggi costa zero, il suo percorso in rossonero sarebbe sì meno longevo rispetto ad altri (Aubameyang su tutti), ma nell’immediato garantirebbe un maggior profitto economico, al netto di un cartellino totalmente gratuito.