Soffrono, attendono, e alla fine colpiscono. I Rossoneri di Vincenzo Montella, grazie al gol del redivivo Carlos Bacca al minuto 88, riescono ad avere ragione di un ostico Cagliari, capace di tenere testa al Milan per buona parte della gara. A parte in qualche frangente, il Diavolo non ha mai veramente rischiato di subire gol, indice del fatto che, la fase difensiva almeno, fila liscia senza particolari patemi. Paletta e Romagnoli hanno disputato una partita ineccepibile, supportati da una linea mediana efficiente nel filtrare le incursioni dei sardi. In buona sostanza, il problema non sta lì.
Perchè se è vero che, tatticamente, questo Milan è una squadra tutto sommato solida e ben impostata, è anche vero che, a livello offensivo, qualcosa è più volte mancato nel corso delle ultime gare di campionato. Brilla ancora intensa la luce di Suso, meno quella dei colleghi di reparto, Bacca e Niang. Vero, il colombiano ha segnato, ma è reduce da un digiuno durato 493 minuti, un’eternità per un giocatore del suo calibro in quel ruolo. Il gol decisivo è suo, ma fino a quel momento Bacca non era riuscito a concretizzare alcuna delle ghiotte palle gol propiziate dai compagni; quand’è così, rischia di essere un peso. Va bene il gol, ma deve cambiare l’atteggiamento, così come la predisposizione al gioco di Montella.
Su Niang, forse, meglio glissare. Da qualche tempo, ormai, il francese è abulico, lontano dal gioco e dalla manovra, inoffensivo sotto porta e quasi dannoso per i compagni. Se la priorità sul mercato è un esterno a sinistra, un motivo ci sarà. L’impressione, alla fine, è che con i giusti rinforzi questa squadra possa benissimo dire la sua anche nella lotta per il terzo posto, nonostante l’agguerrita concorrenza. Senza nuovi acquisti, al contrario, sarà davvero dura.