Dalle cene di Galliani e la carestia sul mercato, al clima di contestazione, fino ad oggi. Il Milan ha cambiato faccia, modo di agire ed è tornato a piacere ai tifosi
Il Milan degli ultimi anni aveva allontanato i tifosi. San Siro puntualmente semi-deserto, abbonamenti venduti a rilento e aria pesante. Una realtà difficile da accettare, soprattutto per chi ha avuto la fortuna di vivere il meglio dell’era Berlusconi. Le cause di tale scenario? Zero rapporti dirigenza-tifosi, scarsa e manipolata comunicazione e programmazione zero. Chi ha guidato la società per un trentennio caratterizzato da successi, si è come fossilizzato, perdendo lo smalto, il piglio e la capacità comunicativa che ha sempre mantenuto il Milan un decennio avanti agli altri. Campagne acquisti arrangiate, pochi soldi e i più spesi male (vedi Sosa, Bertolacci, Essien, Inzaghi, Seedorf, Brocchi, Mihajlovic ecc.) e nessun progetto di squadra. La ciliegina di una torta disgustosa, la classica frase pronunciata da Adriano Galliani in ogni sessione di calciomercato: «Siamo a posto così. Se non parte nessuno, non arriva nessuno». Un tormentone diventato incubo per i tifosi del Milan. Va detto che fare mercato senza soldi e con i prezzi raggiunti negli ultimi anni è difficilissimo, ma ciò non discolpa la vecchia dirigenza. Per ovviare alle difficoltà sarebbero bastati: una rete di scouting degna di tale nomea (vedi Udinese, Atalanta ecc.), un Ds vero, minore servilismo verso certi personaggi e una maggiore trasparenza che si traduce in sincerità e chiarezza, nei confronti dei milanisti tutti.
FASSONE HA CAPITO TUTTO E HA FATTO GOL Se fare mercato senza soldi o con pochi fondi è difficile, sicuramente più facile è muoversi con il portafogli pieno. Fassone e Mirabelli hanno questa fortuna, ma anche maggiori capacità. 1) Le spese sono figlie di tanto scouting e monitoraggio dei giocatori da vicino; 2) La nuova dirigenza si muove decisa, senza dare vita a tormentoni e false illusioni; 3) Poche apparizioni in tv, poche cene, se non mirate a concludere una collaborazione o un affare; 4) Maggiore trasparenza nel parlare ai tifosi, nessun raggiro e totale schiettezza; 5) Zero barriere tra i milanisti e i vertici societari, anzi, totale vicinanza anche tramite social network per arrivare a tutti coloro che hanno il Milan nel cuore. Quando tutto va bene è più semplice piacere, ma ricordiamo che il Milan ha finora disputato una sola partita ufficiale e contro un avversario tutt’altro che fenomenale. La squadra e il modus operandi della dirigenza piacevano già prima della prima vittoria sul campo. Il sentimento dei tifosi è rinnovato così come i tanti abbonamenti, utopia fino ad un anno fa. Fassone parla semplice, impossibile fraintendere, Mirabelli sembra quasi impacciato avanti alle telecamere, sintomo di un uomo totalmente devoto al lavoro e meno incline all’apparire. Il saluto sotto la Curva in occasione di Craiova-Milan è stata solo l’ultima mossa azzeccata di una dirigenza che ad oggi ha dimostrato di saperci fare. #weareateam