Cinque curiosità su Pippo Inzaghi, storico bomber della storia del Milan e della Nazionale: le conoscevate tutte?
Filippo Inzaghi. Basta il suo nome per far tremare il cuore di ogni tifoso rossonero: l’ex bomber del Milan ha trascinato a suon di gol – 126 in tutte le competizioni – il Diavolo alla conquista di trofei e vittorie.
Ecco cinque curiosità su SuperPippo che forse non conoscevate…
Allenatore ma…non il più bravo. Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, SuperPippo ha iniziato la carriera da allenatore. Filippo non ha mai avuto la pretesa di essere il più bravo tecnico in famiglia…perché ha sempre dichiarato che il più bravo in panchina rimarrà sempre e solo il fratello Simone, ora allenatore dei cugini nerazzurri.
Latin lover, ma niente altare. La vita sentimentale di Inzaghi è stata molto intensa con varie relazioni, ma l’ex calciatore non si è mai sposato. Nel 2001 ebbe una relazione con Samantha De Grenet, e negli anni successivi prima con Sara Tommasi, poi con tre modelle: Victoria Petroff, Camilla Sjoberg e Alessia Ventura. Attualmente è impegnato con Angela Robusti, che ha 17 anni di meno di SuperPippo. Nell’ottobre del 2021 è diventato padre del piccolo Edoardo.
Alimentazione. Per poter mantenere il suo fisico da atleta, Inzaghi era maniacale per ciò che concerne l’alimentazione: durante la sua carriera da calciatore era goloso di Plasmon ed i suoi pranzi e le sue cene erano sempre uguali: pasta bianca con un po’ di sugo e bresaola.
Pippo Inzaghi, altre due curiosità sull’ex bomber rossonero
Milan, le cinque curiosità su Pippo Inzaghi
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Ecco altre due curiosità su SuperPippo:
Lo stupore di Montella. L’ex attaccante di Samp e Roma, ed ex allenatore del Milan, disse a proposito di SuperPippo: «Ancora oggi non riesco a spiegarmi come facesse a segnare tanti gol. Se scomponi il centravanti Inzaghi trovi ben poco di interessante. Non aveva dribbling, non aveva tiro da fuori. Era più scarso rispetto a tanti bomber che hanno avuto la metà del suo successo. Però lui nel suo lavoro ci ha messo tenacia, convinzione, rabbia. La grinta ha pagato più del talento»
La paura di Mourinho. Anche uno degli avversari più acerrimi del Diavolo, José Mourinho, non poté fare a meno di ammettere la grandezza di Inzaghi: «Il Milan può giocare anche con sei attaccanti. Basta che non giochi Inzaghi, lui mi fa paura più di tutti. In un match entrò a mezz’ora dalla fine e fece due gol. Al termine lo abbracciai e gli dissi: ‘Non ti arrendi mai, in 10 minuti hai cambiato la storia’. Lui è un giocatore eterno, che ancora oggi farebbe la differenza. Non servono altri attaccanti se hai lui in campo, con la sua adrenalina poteva giocare da solo contro tutti»