Ore 18.00: il Milan di Montella ospita il Cagliari a San Siro. Riparte la corsa alla Champions.
Se fosse sempre tutto un giro di numeri, dati, statistiche il Milan non avrebbe nulla di cui temere oggi alle 18.00 sul verde del Meazza. Contro il Cagliari esce imbattuto dalle torri di San Siro da ben 25 incontri. È dal 1998 che i rossoblù non strappano bottino pieno contro la formazione meneghina e questo la dice lunga. Il calcio però – grazie a Dio – è un frullato che non bada a formule, ma nasce da momenti, cambiamenti, approcci e prestazioni. Quelle che il Milan di Vincenzo Montella dovrà tenere bene a mente e soprattutto non sbagliare nel primo test del 2017, perché la strada verso l’Europa dei grandi è lunga e ripida e non è di nessun aiuto, almeno in classifica, la serata magica di Doha e la Supercoppa alzata in cielo in faccia alla Juve. Oggi si riparte da dove il Milan, in campionato, aveva concluso, dallo 0-0 del 17 dicembre contro l’Atalanta.
Se il Milan ben comincia…
Al pari della Juve, la formazione di Vincenzo Montella ha una sfida a calendario da recuperare (sul campo del Bologna), premessa doverosa ma che non giustifica un’assenza alla voce “vittorie in Serie A” che macchia il ruolino di marcia dei rossoneri da oltre un mese. L’ultimo successo è arrivato il 4 dicembre sotto il cielo del Meazza contro il Crotone (2-1). Poi il ko di Roma e, appunto, il pareggio a reti inviolate nel confronto con la formazione bergamasca. La prima missione quindi è invertire subito la rotta. Va bene l’approccio, va bene la prestazione ma ciò che più serve ai ragazzi di Montella oggi sono i tre punti. Fondamentale, a proposito di statistiche, che Bacca e compagni trovino subito la via del gol. Quest’anno è successo undici volte. In undici occasioni il Milan ha timbrato la rete dell’1-0 e in dieci di queste ha portato in porto la vittoria al novantesimo.
Pasalic titolare
Il Milan Supercampione ripartirà da Mario Pasalic, in campo al posto dell’infortunato Juraj Kucka, ieri ancora impegnato in attività personalizzate in palestra. Arrivato con un seguito di scetticismo generale, il suo coinvolgimento nel nuovo progetto di Vincenzo Montella è stato un crescendo da fine novembre a oggi. 28 minuti contro il Pescara, oltre un’ora in campo nella trasferta di Palermo (prima volta da titolare), 90 minuti a San Siro col Crotone e prima rete della carriera all’ombra della Madonnina. Il gol che però ha lasciato il segno, quello indelebile, è arrivato in Qatar, con il sigillo decisivo nel valzer dei rigori contro i Campioni d’Italia in carica. Questa sera a San Siro il centrocampista croato avrà l’occasione per allungare il suo momento magico, magari con un altro tocco decisivo (sarebbe il terzo in poche settimane), e scacciare le residue critiche affogate, al suo esordio a Milanello, nelle analisi della stampa e nei commenti dei tifosi.