Milan, l’ex rossonero Zvonimir Boban è stato ospite a Sky e ha parlato del suo ruolo da dirigente, visto il suo carattere forte. Le parole
L’ex attaccante e dirigente del Milan Zvonimir Boban è tornato a parlare del suo ruolo e della sua personalità, contraddistinta da un carattere molto forte. La sua avventura con il club di via Aldo Rossi, nelle vesti di dirigente, è iniziata il 14 giugno 2019, in concomitanza con l’addio di Leonardo. E’, però, durata solamente nove mesi. Dopo di che, infatti, la società meneghina ha deciso di licenziare il croato per le divergenze insanabili con Ivan Gazidis sulla gestione dell’area sportiva.
Boban ha, quindi, parlato del del suo carattere e della sua complessità ai microfoni di Sky Sport: “Non so se sono costruito bene o se sono complesso (in senso positivo ndr), ma la mia complessità non deve pesare agli altri, deve essere un vantaggio per gli altri, quindi io non la porto questa complessità nei rapporti. Non porto neanche la mia mia carriera da giocatore importante nei rapporti, perché è un problema per gli altri portare questo”.
Milan, Zvonimir Boban parla del suo ruolo da dirigente: l’approccio umano è la prima cosa. Le parole
Milan, Zvonimir Boban: io dirigente? Il mio carattere non deve pesare agli altri ma…
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Secondo l’ex rossonero, intervenuto a Sky Sport, un dirigente, quando entra in una società, deve mettere da parte la sua carriera calcistica, anche se è stata di grande livello (proprio come quella del centrocampista croato): “Io cerco di capire di pensare agli altri quando li approccio, di essere al massimo collaborativo e rispettoso. Poi ci sono alcuni momenti dove tu prendi le tue decisioni perché è giusto e sei nella posizione di prenderle. Ma l’approccio umano è la prima cosa. Chi se ne frega dei miei libri e dei miei goal, se non faccio un’azione per una persona come una persona normale che vuole lasciare una buona traccia e una buona scia dietro. Tutto lì“.