Rebic 7
Sette è la media tra l’otto e mezzo della scorsa stagione e il cinque, voto da settembre a oggi. Il centravanti non è il suo ruolo, ma non è un alibi. Tornerà in modalità devastAnte.
Håuge 6,5
I fiordi norvegesi hanno trovato un grandissimo giocatore. Aspettiamo e vediamo, ma nel frattempo godiamocelo.
Castillejo 6,5
Per metà del girone di ritorno 2019/2020 è stato uno dei tre rossoneri con il rendimento migliore, poi è calato. Non sarà un fenomeno, ma gli va riconosciuto che quando viene chiamato in causa c’è sempre. Sufficienza piena.
Leão 6
Il giocatore più indecifrabile della rosa di Pioli. Per qualità e completezza è probabilmente uno dei migliori, ci chiediamo solo perché entri spesso in campo con fare svogliato. Forse deve sorridere di meno, evitare le palle di neve e correre di più. Rafa è forte e a questo Milan serve al massimo della forma fisica.
ZLATANIBRAHIMOVIC 9
Scritto tutto attaccato e pronunciato a pieni polmoni. In maiuscolo. Ibra ha collezionato tanti gol quante partite, e fino a due giornate dalla fine dell’anno è rimasto in vetta da capocannoniere della Serie A. L’uomo più decisivo del campionato. È tornato a Milanello a inizio anno e a suon di proclami e prestazioni ha riacceso il sogno rossonero. Quattro anni fa un infortunio a Manchester rischiò di costargli la carriera, è andato a svernare negli States e a quarant’anni ora è tornato a fare sfracelli in Italia. Gli scienziati USA hanno detto che vogliono esaminare il ginocchio di Zlatan, perché è molto probabile trovarci dentro qualcosa di sovrumano. Grazie Zeta, grazie di cuore!
PIOLI 9
Anche lui rigorosamente in maiuscolo. Pronunciato a pieni polmoni. Un po’ perché è uomo dalla straordinaria signorilità e umiltà, un po’ perché parlano i risultati. L’abbiamo (purtroppo) accolto con troppo scetticismo – #Pioliout rimbalzavano i social a inizio ottobre 2019 -, è stato zitto, ha pedalato a testa bassa e si è preso ogni record potesse toccare. Doveva ridare al Milan stabilità provando a portarlo in Europa e ci è riuscito. Con l’ombra di Rangnick che si stagnava all’orizzonte ha continuato a lavorare senza badare al futuro, guadagnandosi poi la seconda firma in rossonero e l’affetto dei tifosi. A dicembre il Milan avrebbe festeggiato se solo avesse sfiorato la zona Champions e invece oggi è primo in campionato e ha chiuso in testa anche il girone di Europa League. Interista sfegatato, la miglior stagione della sua carriera Stefano Pioli la sta scrivendo proprio con il Milan. È comunque felice. A sua madre dopo il rinnovo in estate ha promesso che vincerà: «Prima o poi mamma succederà che vinco qualcosa no?». E allora meraviglioso 2021 anche a te, Mister!