André Silva, Cutrone e Rodriguez trascinano il Diavolo ai sedicesimi di Europa League; testa del girone ottenuta grazie al pareggio tra AEK Atene e Rijeka.
E finalmente è arrivato! Sarà la cura Kakà, sarà San Siro o più semplicemente un avversario non sicuramente eccellente, ma la qualificazione c’è. Ora il Milan può concentrarsi maggiormente sul campionato, vista anche la testa del girone conquistata grazie al pareggio ad Atene. Torino prima e successivamente Benevento, Bologna e Hellas Verona. Le basi per recuperare in campionato ci sono; basta sfruttarle al meglio. Da segnalare l’esordio stagionale di Gustavo Gomez.
IL TABELLINO
MILAN (3-5-2): Donnarumma; Musacchio, Bonucci (35’st Gomez), Zapata; Borini (29’st Locatelli), Kessie, Biglia, Calhanoglu, Rodriguez (19’st Antonelli); Silva, Cutrone. A disp.: Storari, Bonaventura, Kalinic, Montolivo. All. Montella.
AUSTRIA VIENNA (4-2-3-1): Pentz; De Paula, Borkovic, Kadiri, Salamon (24’st Gluhakovic); Serbest, Holzhauser (41’st Lee); Prokop, Alhassan, Pires; Monschein. A disp.: Hadzikic, Tajouri-Shradi, Friesenbichler, Blauensteiner, Sarkaria. All. Fink.
Arbitro: Andris Treimanis (Lettonia).
Gol: 21′ Monschein (A), 27′ Rodriguez (M), 36′ Silva (M), 42′ Cutrone (M), 25’st André Silva (M), 49’st Cutrone (M).
Ammoniti: 23′ Musacchio (M), 35′ Salamon (A), 10’st Monschein (A).
REPORT DEL MATCH
Un primo tempo in cui il Milan, prima tenta il suicidio calcistico, e poi raddrizza la partita e “dilaga”. Iniziano bene i rossoneri con occasioni non concretizzate. Come spesso accade, il Diavolo gioca bene ma pecca di precisione negli ultimi 16 metri. Doccia freddissima al 21’. La difesa sbaglia il fuorigioco e Monschein scatta in profondità. Supera Donnarumma nell’uno contro uno e insacca. Bonucci interviene in maniera piuttosto goffa in scivolata e non riesce ad evitare il goal. Bruttissimo colpo a livello psicologico per il Milan, evidenziato da un’Austria Vienna più pimpante. Dura poco. Al 27’ Borini pesca Rodriguez che – rimane lucido – insacca e pareggia i conti. I fantasmi sono subito scacciati. Ora i rossoneri sono più sciolti e il momento si concretizza al 36’. Punizione di Rodriguez rasoterra. André Silva – da vero rapace di area di rigore – si inventa uno stop fantascientifico e segna il suo 7º goal in UEL. 2-1 e vantaggio che libera ulteriormente la mente dei giocatori. Al 42’ va in goal anche l’altra punta. Un Borini strepitoso, crede in una palla oramai uscita e crossa perfettamente per Cutrone. Il numero 63, a porta vuota, insacca e chiude virtualmente il match. Termina nel migliore dei modi il primo tempo.
Seconda frazione esclusivamente a tinte rossonere. Un Milan in pieno controllo del gioco cerca di spingere sfiorando innumerevoli volte il 4-1. Cutrone e André Silva sono ispiratissima, ma il Diavolo sfiora il poker prima con Bonucci e poi con Musacchio. Tutta la sfortuna viene scacciata al 70’. André Silva, su assist di Calhanoglu, stoppa e – dopo aver protetto palla – conclude. Doppietta personale e 4-1 che mette la parola fine sul match di San Siro. Inizia la girandola di cambi che vede l’uscita di Leonardo Bonucci. Solo applausi, quasi una standing ovation per il capitano rossonero, autore di un errore clamoroso sul goal degli austriaci. Al suo posto, da segnale, il debutto stagionale di Gustavo Gomez. Gli ultimi minuti sono pura formalità con i rossoneri che approfittano dell’ennesimo errore degli austriaci per trovare la quinta rete. Triangolo Antonelli Cutrone che libera il classe ’98. Dribbling al portiere e rete. Grande attenzione è però posta ad Atene per le sorti del girone. I greci pareggiano per 2-2 e consentono ai rossoneri di festeggiare non solo la qualificazione ma anche il primo posto nel girone.
BASTA FUORIGIOCO ALTO! Sia contro il Napoli, sia questa sera è balzato all’occhio una cosa: molti errori nel tentativo di fare un fuorigioco alto. Basta! Troppi errori contro i partenopei che hanno portato al goal di Insigne (fuorigioco a parte). Erroraccio clamoroso questa sera sul vantaggio austriaco. La difesa aveva trovato un discreto equilibrio prima della pausa ma il fuorigioco alto ha complicato le cose. Una squadra che segna poco (escludendo alcuni match di UEL), non può permettersi di regalare reti. Questa sera è andata bene…
ECCO IL VERO BIGLIA: BENTORNATO LB21 Ci voleva fine Novembre. Ci voleva quasi l’intera fase a gironi di UEL e 13 giornate di campionato. Finalmente ecco il vero Lucas Biglia. Dominante in mezzo al campo, sia in fase di rottura, sia in quella di impostazione. Ciò che fa ben sperare tutto l’ambiente rossonero è la grandissima qualità di ogni giocata. E’ vero, l’avversario non era dei migliori, ma il cambio di rotta si è visto.