Secondo Arrigo Sacchi il futuro stagionale del Milan verrà scritto nei prossimi tre giorni: due partite, quella in programma questa sera contro l’Udinese in campionato e la sfida di martedì contro il Paris Saint-Germain in Champions League. Sulla Gazzetta dello Sport l’ex tecnico campione d’Europa e del mondo parla di doppio incrocio cruciale, determinante per i ragazzi di Pioli: “Se vanno bene, allora si può pensare a un determinato sviluppo nei prossimi mesi; se, invece, vanno male, bisognerà ragionare su che cosa si è sbagliato”.
Per Sacchi quello che alle 20.45 si presenterà al cospetto dell’Udinese di Gabriele Cioffi è un Milan in salute: i rossoneri hanno reagito dopo i ko con Juve e PSG disputando un ottimo primo tempo a Napoli, sono stati rimontati, è vero, dalla formazione di Garcia, ma il modo in cui hanno affrontato la sfida del Maradona è piaciuto al tecnico di Fusignano, oggi opinionista di punta per la Gazzetta dello Sport: “Hanno cercato di giocare – spiega -, di dominare, di mettere in difficoltà l’avversario con coraggio e con idee apprezzabili”.
Questo Milan – sostiene Sacchi – ha solo una strada da percorrere se vuole andare davvero lontano. L’ex rossonero su questo punto insiste da mesi: “Essere una squadra, comportarsi come un collettivo, undici giocatori sempre attivi con e senza la palla. La compattezza della squadra è imprescindibile, più sei corto e più sei stretto, e meno gli avversari troveranno spazi per crearti problemi. Per questa ragione le distanze tra i reparti, che in questo inizio di stagione il Milan non sempre è riuscito a rispettare, diventano decisive”.