Arrivato nella turbolenta estate 2020, Sandro Tonali è destinato a diventare un giocatore diverso per quello che è il calcio moderno.
Da Brescia a Milano i Km da percorrere non sono tanti, sono invece molti quelli percorsi in campo da Sandro in questi suoi quasi 3 anni a San Siro. Un tuttocampista sempre più completo, dalla fase difensiva a quella offensiva (quest’ultima da migliorare).
“Come nelle favole” di Ultimo, il suo cantante preferito, è stata la colonna sonora del percorso di Sandro e, in parte, anche del Milan della Banda Pioli.
Arrivato in sordina, superando le big italiane che lo volevano nella propria squadra, è stato forse il primo grande colpo dell’era Maldini, al pari di Ibra.
Sembrava essere ad un passo dalla sponda nerazzurra di Milano, ha preferito il cuore, mettendo davanti la propria infanzia e scegliendo il Milan.
Negativo il suo primo anno, qualche presenza da titolare fatta male e tante panchine. Ma Tonali è cresciuto soprattutto a livello mentale, rinunciando a quasi un milione di euro per il rinnovo l’anno successivo e diventando perno del centrocampo.
Sarà un caso, ma al primo anno non c’erano i SUOI tifosi, il SUO stadio era vuoto e dalla Sud non c’era nessuno a cantare, Tonali ha aumentato il rendimento e la cattiveria agonistica con l’arrivo dei tifosi, con la fine dei Lockdawn… come se dovesse giocare solo ed esclusivamente per loro.
Dalla punizione col Cagliari sotto la curva sbagliata di San Siro ai gol-scudetto con Lazio e Verona sotto ai settori ospiti densi di rossonero. Protagonista assoluto del diciannovesimo campionato.
Sandro Tonali, col rinnovo di ieri sera fino al 30 Giugno 2027, andrà a percepire 3 milioni netti (meritatissimi). È la fotocopia del milanismo, è un ragazzo col diavolo negli occhi, un calciatore destinato ad entrare nella storia dell’Ac Milan 7 volte campione d’Europa, capitano senza fascia, e senza nulla togliere ad un altro grandissimo milanista come Davide Calabria.
La maglia numero 8 rappresenta qualcosa di più di un semplice numero, è un simbolo da far sdraiare sul fianco e girare in orizzontale… un possibile infinito vestito di rossonero.