Lo hanno ribattezzato “The Thinkerman”, il tremolante, per via della sua maniera di girare il mondo in panchina, Ranieri è come Pioli…
Lo hanno ribattezzato “The Thinkerman“, il tremolante, per via della sua maniera di girare il mondo in panchina.
Italia, Francia, Spagna, Inghilterra, tante nazioni quante le squadre allenate da Claudio Ranieri.
Il soprannome inglese assomiglia tantissimo all’etichetta di “traghettatore” o di “eterno secondo” che gli hanno affibbiato qui in patria. “Una sola verità resta intatta. Nel calcio inglese, italiano o francese, qualunque sia la squadra che alleni, Claudio Ranieri arriva sempre secondo.” Lo scrisse il giornalista Jack O’Malley. Una parabola molto simile ad un altro tecnico nostrano, ossia l’allenatore del Milan Stefano Pioli.
Pensare che a Ranieri non è bastato neppure il miracolo a Leicester per togliersi di dosso quest’etichetta da “Perdente di successo”, tornato alla Roma nel 2019 è stato riportato dalle testate e i giornali semplicemente come: <Quello che traghetterà la Roma fino alla fine della stagione>, una frase troppo diminutiva per uno come l’attuale tecnico della Sampdoria. Una Samp che, in mezzo a mille problemi sportivi e societari, ha saputo trovare nel mister romano il suo punto di riferimento. A Genova Ranieri ha saputo valorizzare i giocatori a disposizione, vedi i vari Augello e Damsgaard, e ha dato un’impronta di gioco alla propria squadra…senza paura di chiudersi in difesa ripartendo in contropiede, cosa non da tutti nel calcio ultramoderno di oggi.
Ma quale traghettatore…
Traghettatori in teoria, grandi allenatori in pratica: Pioli vs Ranieri
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Come lui c’è il nostro mister, Stefano Pioli. Che dal suo arrivo a Milano si porta addosso il fardello degli “Zero titoli”, ma secondo voi i seguenti risultati sono davvero “Zero titoli”?: Record di punti a Bologna, salvezza sempre conquistata col Chievo, miglior piazzamento degli ultimi vent’anni con la Lazio, a Firenze sappiamo tutti il valore umano di questo sport che è riuscito a tirare fuori in seguito alla scomparsa di Astori. Certo, non saranno trofei materiali, ma sono risultati che valgono quanto vittorie.
Si ritroveranno faccia a faccia sabato a San Siro, e non sarà facile per nessuno dei due portare a casa il risultato pieno. Entrambi si rispettano, entrambi sono consapevoli del proprio valore come tecnici di calcio e, probabilmente, entrambi sanno di essere costantemente sottovalutati. Per questo la partita di sabato assume un’importanza altissima all’interno di questo sport, perché se parti traghettatore puoi finire per essere rivalutato come grande allenatore. Pioli vs Ranieri di sabato è uno spot per il calcio.