Come cambia la Champions League dal 2024? Intanto, per iniziare, da 32 si passerà a 36 squadre qualificate alla fase a gironi. La nuova formula della massima competizione di calcio europea principalmente per due motivi: perché presenta più slot in griglia di partenza, perché dà più chance di qualificazione alla seconda fase a quelle squadre che durante l’autunno potrebbero incappare in brusche cadute. Dal prossimo anno, però, dopo il Group Stage non saranno più previste retrocessioni in Europa League.
Le prime otto della classe, cioè le teste di serie dei rispettivi gironi, accederanno direttamente agli Ottavi di finale, per le squadre che chiuderanno tra la nona e la ventiquattresima posizione invece saranno previsti gli spareggi (con match andata e ritorno per accedere alla fase a eliminazione diretta). Sul calendario la terza novità: una delle giornate del Group Stage della Champions League 2024/25 verrà spalmata su tre giorni della settimana, dal martedì al giovedì. La grande Europa del pallone cerca in tutti i modi di aumentare tutto il suo valore. Lo spettacolo sarà ancora più garantito con l’aggiunta di quattro club al semaforo verde di fine estate.
Champions League, nuova formula dal 2024: intanto oggi vale oltre 2 miliardi
Champions League, ecco la nuova formula del torneo più prestigioso
Intanto, la competizione oggi mette in ballo per i 32 partecipanti una cifra faraonica: il Corriere dello Sport in edicola scrive che la coppa dalle grandi orecchie oggi vale 2 miliardi abbondanti di euro, destinati a salire ancora. Per la precisione 2,022 miliardi. Premi spartiti tra le 32 società iscritte, con una larga fetta ovviamente che finirà nelle casse delle squadre proiettate fino alle fasi calde del torneo.
Milan e Inter, ad esempio, nella doppia semifinale della scorsa stagione si sono giocate non soltanto l’accesso alla finalissima di Istanbul, anche un bel bottino di milioni. Sono e resteranno quattro i criteri alla base della spartizione della prelibata torta messa a disposizione della UEFA: la quota di partenza (in totale 500,5 milioni), le prestazioni sul campo (600,6 milioni), il ranking nelle competizioni europee dell’ultimo decennio (600,6 milioni) e il market pool, la ridistribuzione dei diritti televisivi (300,3 milioni).