I migliori e i peggiori di Milan-Spal 1-0.
Nonostante la prestazione mediocre, il Milan torna alla vittoria. Ai rossoneri basta una punizione di Suso, il giocatore più contestato di questi giorni (fischiato al momento delle formazioni) ma, allo stesso tempo, quello più atteso. Della gara di ieri, dunque, ci si accontenta solo dei tre punti ma ora arriva il difficile. La squadra di Pioli, infatti, dovrà vedersela Lazio, Juve e, dopo la sosta delle nazionali, con il Napoli di Carlo Ancelotti. Tre gare dal coefficiente di difficoltà elevatissimo che, sulla carta, sembrano ostacoli insormontabili per il diavolo.
UP & DOWN: CHI SALE
Dopo essere stato bersagliato dalle critiche, questa volta Suso torna decisivo. Lo spagnolo, partito dalla panchina, è subentrato nella ripresa al posto di Castillejo e gli sono bastati pochi minuti per riconquistare San Siro. La sua punizione è una pennellata perfetta che lascia di sasso Berisha e si accomoda in rete. Lo spagnolo è incostante e sicuramente non è l’uomo sul quale attaccarsi per una stagione intera, ma è lui che, nei momenti più bui di queste annate, ha riacceso la luce. La parte degli Up termina qui perché, dopo settimane di inferno, è giusto che Suso si prenda tutta la scena.
UP & DOWN: CHI SALE
Le uniche due insufficienze di ieri sera sono quelle di Kessié e Piatek. L’ivoriano è visibilmente appannato: sbaglia appoggi elementari e non riesce ad essere lucido nelle scelte durante le fasi calde della partita. I tifosi lo fischiano e lui sembra intimorirsi. Deve ritrovare brillantezza, serenità e, soprattutto, tirar fuori più personalità. Il polacco ormai sembra un oggetto non identificato dentro il campo. Non riesce a compiere una giocata degna di nota, liscia un pallone incredibile sul traversone ben calibrato di Hernandez e si isola nell’area avversaria. Da segnalare però, che la punizione vincente di Suso, l’ha procurata proprio il nove rossonero. Detto questo, Piatek non può essere soddisfatto: uno come lui deve assolutamente fare molto di più.