Dopo la prima parte dell’intervista in esclusiva a Marco Donadoni “Il Dona” dello Zoo di 105, dove abbiamo parlato di calcio e Serie A nella sua forma più generica, la redazione di Daily Milan ha approfondito l’argomento Milan, conoscendo alcuni punti di vista del “Dona” ad oggi mai espressi.
Cosa provi nel trovarti in un “covo” totalmente milanista?
«Dopo l’acquisto di Radio105 da parte del gruppo Mediaset, diciamo che la sensazione costante è proprio quella di essere in un covo di rossoneri. Tra i tanti colleghi e amici c’è anche Simo j, regista di “105 Mi Casa” e dj del Milan a San Siro, quello che da il sorriso a voi rossoneri, prima di prendere le scoppole ogni domenica e tornare a casa tristi e presi malissimo».
Prima l’addio ai bianoneri e il ruolo di Capitano nel Milan, ora il mesto ritorno alla Juve: cosa ne pensi dell’atteggiamento di Bonucci?
«Penso: ciò che la gente non capisce è il fatto che per un calciatore, il calcio è un lavoro. Sfido un qualsiasi operaio che davanti all’offerta di lavoro dell’azienda concorrente, al doppio dello stipendio, non accetti di corsa. La fede calcistica è una cosa che spetta al tifoso, non al professionista».
Con l’eventuale approdo di Higuain in rossonero, il Milan fa più paura?
«Sicuramente ha preso punti nel reparto offensivo, anche se, non dimentichiamo che Higuain è da sempre abituato a giocare palloni serviti da campioni Nel Real prima, poi nel Napoli e nella Juve dopo. Spero per voi che quei ciabattoni di Kessie e Montolivo siano in grado di metterlo davanti alla porta».
Oggi l’asse Milan-Juve, ieri quello Milan-Inter: cosa si prova nel vedere il proprio idolo passare ai cugini?
«I trasferimenti tra Milan e Inter a memoria sono stati tantissimi, vantaggiosi per l’una, altre volte per l’altra, ovvio, quando si vende uno scarpone la cosa fa piacere, il brutto è quando si passano i fenomeni, senza capirne nemmeno le ragioni».
Qual’è l’addio ai nerazzurri con approdo in rossonero che ti ha ferito di più?
«Beh, ovviamente, tra tutti spicca il passaggio dall’Inter al Milan di Pirlo che considero in assoluto, il più grande calciatore italiano degli ultimi 40 anni».
Quale giocatore “ruberesti” al Milan di oggi?
«Sicuramente non Donnarumma, portiere estremamente sopravvalutato che a mio avviso, non avrebbe fatto nemmeno la panchina ai tempi di G. Galli, S. Rossi o Dida. Forse la tribuna, peggio di lui solo Diego Lopez. Tra tutti, oggi Suso o Bonaventura».
Fai un saluto “stile Dona” ai lettori di Daily Milan
«Allora, io vi saluto e vi dico di leggere Daily Milan tutti i giorni senza fare gli infami, altrimenti sono schiaffi in faccia. Bella!».