Siamo nel 2003 quando, nell’universo color rosso e nero. Nasce una nuova galassia, formata dal desiderio di “fare qualcosa di buono per la collettività ed esprimere solidarietà con chi si trova in situazioni di disagio“: Fondazione Milan. L’ente no profit, che incarna come proprio stile di vita il concentrarsi su interventi e progetti che utilizzano lo sport e i suoi valori per aiutare i giovani in difficoltà a costruirsi un futuro migliore, il 20 febbraio 2022 ha compiuto 19 anni, con dei numeri significativi. Ovvero più di 210 progetti attivati in 20 Paesi e con un investimento di oltre 12 milioni di euro.
Non un punto di arrivo, bensì un traguardo intermedio di un percorso che si articola, principalmente, su 3 linee di programma. Il primo, Sport for Change, ha come obiettivo favorire la diffusione dello sport come strumento di contrasto alla povertà educativa ed economica, ed è dedicato a ragazzi a rischio sociale o entrati nel circuito penale, che possono trovarsi in difficoltà, senza figure di riferimento o socialmente esclusi. Il secondo, Sport for All, promuove e favorisce lo sviluppo e l’accesso all’attività sportiva per le persone diversamente abili, favorendo la coesione sociale e l’integrazione. Ultimo, ma non ultimo, Assist, programma che realizza interventi sociali per migliorare la qualità divita delle persone.
Fondazione Milan, una squadra che vince sempre
Per darvi una visione dall’interno di questa stupenda realtà, abbiamo contattato il dott. Benedetto Di Blasi, professione fundraiser, che ha accettato di rispondere ad alcune domande, mirate proprio a farvi conoscere meglio Fondazione Milan.
Buongiorno Benedetto, grazie per la tua disponibilità. Come prima domanda, ti chiedo di cosa si occupa Fondazione Milan, e del tuo ruolo di Fundraiser all’interno della associazione.
«Fondazione Milan è la onlus legata ad AC Milan che si propone di sostenere, attraverso progetti sociali e sportivi, ragazzi e bambini con disabilità o a rischio emarginazione che altrimenti non avrebbero le stesse opportunità dei loro coetanei. Io mi occupo di raccogliere fondi e rendere possibile che progetti che realizziamo diventino realtà concreta per i nostri beneficiari».
La stagione del Milan si è chiusa il 22 Maggio con un trionfo, inseguito per 11 anni, giunto con una cavalcata finale entusiasmante e liberatoria per tutto l’ambiente rossonero. Come avete vissuto, all’interno di Fondazione Milan, questo percorso? «Viverlo da dentro è stata un’emozione unica. L’immagine che mi porto dietro è stata quella di qualche giorno prima della partita col Sassuolo, Junior Messias ha fatto visita insieme a noi al progetto Sport for All di Milano: credo che questo descriva appieno la professionalità dei nostri giocatori verso l’obiettivo massimo e l’attenzione che tutto l’ambiente Milan ha nei confronti dei beneficiari dei nostri progetti».