Il Milan nella storia ha spesso parlato francese, accogliendo tra le sue fila giocatori transalpini capaci di scrivere capitoli di storia rossonera. Romanticamente è bello pensare che magari tutto ciò si sia verificato anche per via della lingua milanese, strettamente connessa e figlia proprio del francese per via delle dominazioni avute nel corso della storia. Nomi illustri dicevamo, tra tutti ed in ordine sparso sono apparsi in maglia rossonera giocatori del calibro di Papin, pallone d’oro nel 1991, Desailly, Combin, fino ad arrivare agli attuali francesi che ben conosciamo. Attualmente in rosa il Milan conta 4 francesi, tutti protagonisti assoluti. Il miglior portiere al mondo veste la maglia rossonera ed è il francese Maignan. In difesa sfreccia sulla fascia il treno Theo Hernandez, affiancato dal centrale difensivo Kalulu. In attacco svetta il sempreverde Oliver Giroud.
Sfogliando le pagine dell’almanacco rossonero scopriamo che in maglia rossonera hanno militato diversi giocatori francesi. Il primo francese della storia del Milan risponde al nome di Nestor Combin, ex attaccante anche di Juve, Varese e Torino. In rossonero alzerà al cielo la Coppa Intercontinentale del 1969, decisa anche da una sua rete all’Estudiantes. Jean-Pierre Papin, Pallone d’Oro nel 1991 quando giocava a Marsiglia, con la maglia del Milan vincerà due scudetti ma perderà la finale di Champions proprio contro la sua ex squadra. Altro immenso campione francese in maglia rossonera è senza dubbio Marcel Desailly, autentico totem del Milan, che vincerà cinque trofei tra cui due scudetti e una Champions League, segnando il 4-0 nella finale contro il Barcellona. Philipp Mexes colleziona più di cento presenze nel Milan, con due gol su tutti: una meravigliosa rovesciata contro l’Anderlecht e il gol qualificazione Champions all’ultima giornata del campionato 2012-13. Giocatore di indubbio estro fu Jeremy Menez che realizzerà in maglia rossonera 20 gol e 4 assist in 46 partite.
I giocatori francesi nel Milan, da Papin a Maignan: tutti i nomi…
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Non solo assi del calcio ma anche meteore, giocatori che in maglia rossonera non sono riusciti ad incidere come avrebbero potuto. Tra questi ci sono Patrick Vieira che arriva al Milan a soli 20 anni: grandi prospettive non colte. Diventerà una leggenda dell’Arsenal. Christophe Dugarry, autentica meteora francese passata in casa Milan, ancora una volta stregato da un confronto diretto: nei quarti della Coppa Uefa 1996 segnerà due gol ai rossoneri decidendone l’eliminazione. A San Siro, invece, una sola stagione (quella dell’11° posto del Sacchi bis) e appena quattro gol. Ripartirà immediatamente. Ibrahim Bà, non riuscì mai ad incidere veramente nonostante le 77 presenza collezionate. Bruno N’Gotty arriva in Italia dopo dieci anni in Francia tra Lione e Psg. Non brilla, ma firma anche lui lo scudetto 1999 con un gol partita al 90′ contro il Bologna.
Un anno e mezzo dopo andrà al Venezia. Vikash Dhorasoo con il Milan non è mai riuscito a trovare spazio, chiuso in panchina nella squadra di top player di Ancelotti. Yoann Gourcuf che sarà protagonista di un esordio da favola (con gol e magie insieme a Kakà contro l’AEK Atene) ma che poi non da più seguito al talento che aveva dimostrato di poter possedere. Mathieu Flamini che vivrà in maglia rossoneri momenti di alti e bassi, ma vince uno scudetto. Adil Rami che fu preso in prestito dal Valencia e poi riscattato: un anno e mezzo in cui diventa titolare del Milan. Poi la ripartenza per la Spagna (a Siviglia). Tiemouè Bakayoko che riesce ad affermarsi solo nel Milan di Gattuso, poi più nulla. Soualiho Meitè che resterà al Milan solo pochi mesi accumulando 21 presenze tra tutte le competizioni. Oltre ai tanti calciatori francesi, c’è attualmente anche un dirigente transalpino: Moncada.