Sembra manchi solamente il fiocco, l’ultimo addobbo prima dell’ufficialità: Zlatan Ibrahimovic e il Milan si sono parlati, la possibilità che il campione svedese rientri nel giro, da dirigente è ipotesi concreta. Sta prendendo tempo Ibra, ci vuole pensare e vuole farlo ancora un po’, ma intanto ha già stretto le mani, quelle di Gerry Cardinale prima e di Giorgio Furlani.
«Grazie, ci penserò e vi farò sapere» il pensiero in sintesi di Zlatan. Ha lasciato il Milan e il calcio giocato a inizio giugno ma il legame con quella che è stata la sua più grande casa e la sua famiglia calcistica non si è mai interrotto. Ogni intervista che rilascia ancora oggi passa prima da un confronto con l’area comunicazione del Milan, come a dire: “io e te siamo ancora una cosa sola”. Di fatto, Ibra è già ambasciatore dei rossoneri anche se la sua figura non fa parte ufficialmente dell’organigramma di Casa Milan, come lo sono invece, ad esempio, Franco Baresi e Daniele Massaro.
“Life is good” ha postato Ibrahimovic sul suo account Instagram, “la vita è bella” ma – sotto sotto non lo ammetterà mai – lontano dal campo lo è un po’ meno. Oggi Zlatan cura le sue passioni, si dedica alla famiglia e continua ad allenarsi duramente perché un atleta vero rimane tale per sempre; ma si sente ancora parte del sistema. Il Milan gli offre una grande occasione. Intende valutarla bene, senza fretta, senza pressioni: non si sente una figura di contorno Ibra, non farà mai il testimonial in giro per il mondo rimbalzato da un evento all’altro (di fatto, seppur dosando bene il suo tempo, è un’attività che già conosce). Zlatan vuole avere voce in capitolo, un peso nella stanza dei bottoni. Nel recente passato si è vociferato di un ruolo da consigliere diretto di Gerry Cardinale, ipotesi non confermata ma nemmeno smentita. La sensazione è che nel giro di qualche settimana qualcosa di concreto possa accadere.