Cutrone e un boom che spiazza il Milan. La società deve decidere se confermarlo e puntare ad un solo colpo in attacco o mandarlo in prestito e optare per due nuovi centravanti
Fassone incalzato da tutti risponde sempre alla stessa maniera: «Citate spesso nomi di attaccanti, tutti bravi, ai quali non mi sento di dire di no. Nella lista dei sei/sette soliti, ce ne sono alcuni più vicini ai nostri pensieri, altri meno». Il dato di fatto è uno: per quanto riguarda l’attacco in casa Milan regna la più totale incertezza. I nomi sono tanti, tutti di valore, ma tutti con diverse situazioni contrattuali e differenti costi totali. La dirigenza rossonera vuole piazzare un colpo che sia di grido, ma che dia anche garanzie nell’immediato, il restante budget da dedicare al mercato va gestito con oculatezza. Non si conosce la cifra precisa in mano a Fassone e Mirabelli, tesoretto che potrebbe essere ripartito per uno o più profili. La lieta causa di questo “disagio”? Patrick Cutrone. E’ lui che sta ponendo in una piacevole “crisi” il Milan.
LA PERSONALITA’, LA VOGLIA DI MILAN E UN RENDIMENTO INASPETTATO Che Cutrone fosse un ottimo prospetto in casa Milan lo sapevano tutti, il fatto che già nella scorsa stagione venne aggregato alla prima squadra lo prova. Pochi però si sarebbero aspettati che avesse le spalle così forti da potersi caricare la squadra, anche in un match delicato, seppur non impossibile, come contro il Craiova. Il ragazzo non solo sta segnando anche contro avversari di un certo calibro, ma dimostra di avere già la stoffa per far parte del nuovo Milan. La squadra lo ha di certo aiutato, la qualità nei sngoli è notevole, ma lui ci ha messo del suo. Le dichiarazioni che fanno seguito ad ogni prestazione non lasciano dubbi, Cutrone vuole restare in rossonero. La dirigenza dal canto suo sta riflettendo su tale opzione. Questo vaglio è uno dei motivi dello stand-by riguardante il mercato in entrata per l’attacco. La conferma di Patrick potrebbe incentivare il club a gettarsi su un solo attaccante di grido (Aubameyang?), l’ipotesi del prestito (che gioverebbe e non poco al ragazzo), stravolgerebbe un po’ i piani della società, indirizzando Fassone ad optare per un doppio colpo. L’improbabile permanenza di Bacca non è un problema, il nodo da sciogliere è quello riguardante Cutrone. Il Milan ha l’obbligo di andare in Champions League, Andrè Silva è una sorta di scommessa, l’eventuale nuovo arrivo necessiterebbe di una fase di ambientamento e Cutrone è pur sempre un giovane alle prime armi. Può il Milan giocare d’azzardo? La risposta consigliata è «No». Una soluzione di mezzo ci sarebbe. Il Diavolo ingaggia un attaccante della nostra Serie A (quindi già pronto) e conferma Cutrone nel plotone offensivo, ma Belotti appare irraggiungibile e Kalinic non ha mai acquisito il ruolo di prima scelta.