«Trentotto e uno, trentotto e due, trentotto e tre! Aggiudicato!». I patiti di Fantacalcio conoscono benissimo le sensazioni provate, mentre il “banditore” d’asta scandisce il countdown per il termine della contesa. Nervi tesi, sudore a freddo e ogni sorta di maledizione inviata ai rivali e, la speranza che un attacco di “mutismo” possa inibirli dal rilancio last-second. I tifosi del Milan han dovuto fare i conti con tali sintomi fino a ieri. Da poche ore è ufficialmente scaduta la clausola di 38 mln di euro che, Suso e il suo entourage avevano fatto inserire nel contratto, al momento del rinnovo. Fondamentalmente non cambia nulla, il giocatore era e resta comunque l’ultimo a decidere del proprio futuro. Il pagamento della cifra da parte di un qualsiasi club estero – non valeva per l’Italia -, non ne avrebbe obbligata l’accettazione da parte del calciatore. Burocraticamente invece la svolta è stata netta. Fino a ieri il Milan non si sarebbe potuto opporre in alcun modo, se una o più pretendenti estere si fossero fatte avanti per il fantasista spagnolo. “Incassati” i 38 mln, i rossoneri avrebbero potuto solo assistere allo sviluppo della trattativa. Oggi invece si parla di tutt’altra situazione. Il Diavolo torna padrone a tutti gli effetti, chi vuole Suso – a patto che i rossoneri decidano di privarsene – dovrà trattare alle condizioni del club di via Aldo Rossi.
PER CHI COSTOSO PER CHI INARRIVABILE Chelsea, Liverpool, At. Madrid, Napoli, Inter e Roma, su Suso ci sono le attenzioni di quasi tutte le big italiane e non. Il Milan non pare intenzionato a cedere il proprio n.8, ma un’offerta monstre potrebbe cambiare le carte in tavola. E tale dev’essere l’offerta, perché i rossoneri non si accontenterebbero più dei 38 mln prefissati tempo fa. Una reazione logica, visti i numeri e le valutazioni di altri giocatori meno quotati o, supervalutati rispetto allo spagnolo. Circa 60 mln per Jorginho al Chelsea, 170 l’ipotetica offerta del Real per Hazard, 40 la richiesta del Barcellona per Rafinha, 40 chiesti dalla Juve per Rugani e i clamorosi 20 mln per Sturaro. Sturaro eh, non Pjanic. Solo alcuni nomi, giusto per sottolineare l’imprevedibilità di questo calciomercato e ricordare al Milan di chiedere e valutare i propri giocatori, quanto più possibile. Magari più di un Rugani o uno Sturaro qualsiasi. Le squadre straniere hanno “dindini” da spendere, li lascino pure nelle casse rossonere, se il loro desiderio è vedere sgambettare Jesús Joaquín Fernández Sáez de la Torre con addosso la loro maglia. Discorso diverso per le italiane. La Roma è obiettivamente out dall’esborso che il Milan potrebbe richiedere per il proprio gioiellino. L’Inter beh, ancora peggio. Punto uno: non si capisce per quale motivo il buon Suso dovrebbe optare per la piazza nerazzurra, quando ci sono soluzioni ben più interessanti e votate a “vincere qualcosa”, rispetto a quella dei cugini. Punto due: il giocatore difficilmente tradirebbe il Milan, i rossoneri dal canto loro, proprio in virtù delle eventuali avance interiste, dovrebbero chiedere una cifra tale da costringere i “cugini” alla ritirata immediata e forzata. Il Diavolo non svendeva sotto la gestione Li e ancor meno ora. Per quanto riguarda Suso, le pretendenti si mettano l’anima in pace. Il giocatore può decidere il suo futuro, il Milan però fa il prezzo e sceglie le modalità di pagamento. Solo tanti contanti grazie!