Laxalt è l’uomo in più per il Milan sulla corsia sinistra, non solo un jolly, ma un vero punto di forza. Diverso in tutto da Strinic e Rodriguez
Il pressoché ufficiale arrivo di Diego Laxalt al Milan, conferma la teoria che vede i rossoneri decisi a rinforzarsi sugli esterni. In attacco, quanto in difesa, il Diavolo ha cercato e trovato forze fresche per sopperire alle mancanze della scorsa stagione. A destra – salvo stravolgimenti dell’ultimo minuto -, mister Gattuso potrà contare su: Abate, Calabria, Conti e all’occorrenza Bellanova o il riadattato Musacchio. A sinistra: Rodríguez, Strinic, Laxalt, il riadattato Calabria e la remotissima ipotesi Romagnoli. Il pacchetto arretrato pare egregiamente assortito, la peggiore delle ipotesi, vedrebbe comunque una totale guarnitura dei vari settori. Tante scelte e combinazioni per il tecnico rossonero che, forse sulla sinistra trova l’uomo in più, Laxalt appunto. L’uruguagio è un profilo particolarmente interessante, soprattutto per piglio e grinta.
SENZA PAURA Laxalt in ogni occasione nella quale ha affrontato il Milan o avversarie di un certo livello, ha sempre dimostrato grande ardore, ottima prestanza, altissimo dinamismo e totale sfacciataggine agonistica. Il laterale prossimo rossonero, pur non dimenticando la fase difensiva, si è sempre messo in mostra per piglio offensivo. Osservando i profili degli altri due esterni mancini “puri”, si notano chiaramente differenze tra l’uruguagio e i propri compagni di reparto. Strinic è un giocatore molto più bloccato e attento alla posizione, Rodríguez ad oggi è parso poco spigliato ed eccessivamente piatto a livello di iniziativa personale, Laxalt dovrebbe sparigliare le carte in tavola. Gattuso gli chiederà massima attenzione al ripiegamento e alle sortite avversarie. Prima di darle, indispensabile non prenderle, ma per indole il quasi ex-Genoa, non ha dalla sua la remissività. Il miglior Conti sul versante opposto potrebbe coadiuvarlo a dovere, offrendo al Milan due esterni assolutamente propositivi e temibili sulla trequarti avversaria. Servirà equilibrio al Diavolo per non cader preda di se stesso, ma l’ingaggio di Laxalt è a suo modo un segnale forte: i rossoneri in questa stagione vogliono attaccare e non solo difendere bene.