Milan, l’ex rossonero Costacurta ha parlato di Stefano Pioli e del suo futuro nel caso in cui arrivasse in fondo all’Europa League
Il futuro di Stefano Pioli non è ancora chiaro. C’è chi parla di separazione a fine anno, anche nel caso in cui il Milan arrivasse in fondo all’Europa League e chi pensa che il il tecnico emiliano abbia buone possibilità di essere riconfermato. Quello che è certo è che la decisione verrà presa verso la fine della stagione, in modo tale da non influenzare l’operato di Pioli da qui al termine del campionato.
Anche Alessandro Costacurta ha parlato della corsa scudetto e del Milan, soffermandosi anche sul futuro dell’allenatore emiliano. Secondo l’ex difensore rossonero la corsa scudetto non è ancora chiusa e ci potranno essere delle sorprese:
Corsa scudetto chiusa? Direi di no, intanto c’è la corsa al quarto posto che è bellissima, aperta e con tante squadre coinvolte e in corsa fino alla fine, dall’Atalanta alla Lazio. Per il titolo, invece, da tempo sostengo che anche qualora si accorciassero le distanze fra i nerazzurri e chi insegue, alla fine se lo aggiudicherebbe comunque la squadra di Inzaghi
Milan, Costacurta difende Pioli e dice la sua sull’Europa League
Milan, Costacurta: futuro Pioli? Se arriva in fondo all’Europa League…
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Costacurta ha poi proseguito la sua intervista al Corriere della Sera, parlando di Stefano Pioli e delle troppe critiche ricevute in questo periodo:
Mi piacerebbe aspettare prima di parlare di tecnici per il futuro del Milan. È un po’ presto per fare i processi con metà stagione da disputare: se poi Pioli arriva secondo in campionato o in fondo all’Europa League verrebbe mandato via a cuor leggero?
L’ex centrale rossonero si è poi soffermato sul cammino del Milan ad oggi e si è detto non deluso da quanto fatto dalla squadra di Pioli:
Deluso dal Milan? Ma no, intanto ha acquisito l’abitudine a restare ad alti livelli, dopo aver vinto uno scudetto e aver raggiunto una semifinale di Champions. Ha lo stadio sempre pieno e qualora arrivasse in finale sfido chiunque a non definire brillante la sua stagione. La mentalità vincente si costruisce nelle grandi partite di coppa: se l’Inter non avesse giocato così in fiducia nella finale con il City non sarebbe ripartita con l’autostima che ha mostrato quest’anno