Manuel Rui Costa ha sempre messo forti radici nelle città in cui ha giocato. Dalla natia Lisbona con il Benfica prima dell’esplosione alla Fiorentina e della definitiva consacrazione al Milan. Calciatore dalla classe innata e dalle giocate deliziose e sempre a testa alta, caratteristica tipica dei grandi trequartisti. Più incline da sempre all’assist decisivo che alla gloria personale del gol Rui Costa ha lasciato bellissimi ricordi nelle due squadre italiane in cui ha militato; appunto Fiorentina e Milan. Sette anni in viola per il trequartista portoghese sbarcato a Firenze nell’estate del 1994 per la notevole cifra, per l’epoca, di 11 miliardi di lire. Fin da subito formò una coppia micidiale con Gabriel Batistuta con Rui Costa spesso a servire assist preziosi trasformati in rete dall’implacabile bomber argentino.
Nel 1996 il primo trofeo con i viola; una supercoppa italiana vinta a San Siro proprio contro il Milan. Rui Costa in viola esordi poi in Champions League ed iniziò a trovare sempre più spesso la rete anche in campionato. Dopo l’addio dell’amico Batistuta a Firenze (destinazione Roma) Rui Costa divenne anche capitano della Fiorentina con cui, nel 2001, vinse una coppa Italia; secondo e ultimo trofeo per lui in viola. Il Milan per rilanciarsi scelse lui e, dopo estenuanti settimane di trattative, il portoghese si trasferì a Milano nell’estate 2001 per l’enorme cifra di 85 miliardi di lire rendendolo uno dei più costosi acquisti del Milan di sempre. Il tridente con Rui Costa dietro ad Inzaghi e Shevchenko faceva sognare ma Manuel alla prima di campionato a Brescia si ruppe una mano e ciò rallentò senz’altro il suo inserimento nei meccanismi rossoneri.
Rui Costa è stato una bandiera di Fiorentina e Milan: ecco la sua carriera tra le due compagini…
Milan-Fiorentina, la partita del cuore di Manuel Rui Costa
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Nelle prime due stagioni Rui Costa non mise a segno nemmeno una rete in campionato con la maglia del Milan ma, grazie ai suoi assist e alle sue prestazioni da maestro del centrocampo, ciò gli venne perdonato pur mantenendo alta la pressione sul giocatore per vedere finalmente una sua marcatura. Rete che arrivò finalmente il 25 gennaio 2004 nel facile 5-0 all’Ancona con un bel destro su assist di Shevchenko. In quella stagione Rui Costa mise in palmares il suo prima scudetto italiano e la supercoppa Europea dopo la trionfale doppietta Champions League e Coppa Italia conquistata la stagione precedente che sicuramente scrisse il suo nome a caratteri dorati nella storia del Milan.
All’epoca andava di moda l’albero di natale di Carlo Ancelotti con Rui Costa e Kakà dietro l’unica punta ma successivamente qualcosa cambiò. Infattile ultime due stagioni del portoghese al Milan non furono esaltanti e, dopo la delusione del finale di stagione 2005 con il secondo posto in Serie A e il disastro di Istanbul nella finale di Champions Manuel non parti più titolare per la sua ultima stagione rossonera; quella 2005/2006 prima di rescindere il contratto a fine stagione per tornare a chiudere la carriera nell’amata Lisbona; ovviamente al Benfica.