Ogni banda che voglia lasciare il segno al suo interno conta un cattivo, l’uomo più rude. La banda di Stefano Pioli ha Theo Hernandez, il giocatore oggi più “aggressivo” (ma non “rissaiolo”) della stagione. Il terzino del Milan ha collezionato già cinque cartellini gialli nelle prime sette presenze in campionato. L’ultimo è arrivato sabato sera a Genova, un’ammonizione dopo appena 21 minuti di gioco per un duro intervento a centrocampo su Frendrup che lo costringerà a seguire Milan-Juventus del 22 ottobre dalla tribuna di San Siro. A pesare, in questi primi (quasi) due mesi di Serie A, anche le proteste, troppe per il ruolo che ricopre: quello di vice capitano della squadra.
Tuttosport oggi in edicola analizza la mole di falli commessi dall’ex Real Madrid da Bologna-Milan, prima giornata di campionato, alla sfida di Marassi: “Solo 7 falli in altrettante partite (comprese le due di Champions) e in tre occasioni – Inter (fallo tattico su Mkhitaryan), Lazio (entrata dura su Isaksen con successiva reazione esagerata) e Genoa (intervento evitabile a metà campo su Frendrup, sanzionato poi a fine azione dall’arbitro che lo aveva già avvisato dopo due falli su Sabelli e Gudmundson) – ha ricevuto il cartellino giallo”. Le altre due ammonizioni, le prime due della sua stagione, erano invece arrivate contro Bologna e Torino alla prima e alla seconda giornata.
Theo Hernandez, troppe proteste e cartellini gialli: il suo atteggiamento deve aiutare il Milan in un altra maniera
Milan, Theo Hernandez ha un trend da invertire
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Theo non ha iniziato benissimo la sua quarta stagione in maglia rossonera. Oltre ai tanti falli in campo, un trend decisamente da invertire, le prestazioni in termini di occasioni create e gol sono state spesso sotto la sufficienza. Il francese non è più quel treno imprendibile sulla fascia, un po’ perché ora gli avversari lo conoscono meglio, un po’ perché il nuovo sistema di gioco di Stefano Pioli lo obbliga spesso a giocare più interno, dentro al campo. “Il Milan finora – scrive il quotidiano torinese – è riuscito comunque a sopperire a un Theo Jernandez meno incisivo del solito, dunque Pioli non può che sperare di migliorare le performance della squadra quando il francese tornerà ai suoi livelli”.