Ecco l’incredibile parabola di Junior Messias approdato al Milan, dall’Eccellenza alla Champions League. Quando si dice non mollare mai…
Walter Messias Junior, è lui l’ultimo acquisto del Milan di questa sessione estiva di calciomercato. Un innesto messo a segno nelle ultime 24 ore disponibili, proprio in extremis. Soprattutto nel ruolo di trequartista, pedina ricercata fin dall’inizio dell’estate per poter completare in maniera definitiva la rosa della squadra.
La trattativa, per portare al Milan il giocatore brasiliano, è stata nel corso delle ultime settimane molto complessa e difficile, con numerosi distacchi e riavvicinamenti tra le parti, in breve con molti alti e bassi, un po’ come l’affascinante storia di Messias, che rappresenta una vera e propria favola, come non se ne vedono quasi più nel calcio moderno.
Junior Messias, originario di Belo Horizonte, ha infatti avuto una vita molto travagliata, in particolar modo prima che arrivasse in Italia e prima che il calcio diventasse la sua vera ed unica professione. In Brasile la dipendenza dall’alcol lo ha accompagnato per molti anni e quando ha voluto svoltare la propria vita. Il calcio non è più stato una sua priorità. Nel 2011 lascia infatti le giovanili del Cruzeiro per andare a lavorare in Italia insieme al fratello, prima come muratore e successivamente come fattorino di elettrodomestici.
Il calcio però era sempre presente in lui, anche se in quel periodo della sua vita rappresentava solamente un passatempo post-lavoro, giocando nei campionati amatoriali dell’UISP con lo Sport Warique, formazione della comunità peruviana di Torino.
Nel 2015 però ci fu la vera svolta della sua carriera e soprattutto della sua vita. Venne infatti notato da Ezio Rossi, ex allenatore del Toro, che decise di portarlo al Casale, club di Eccellenza, per poi passare subito in Serie D con Chieri e Gozzano, da dove cominciò la sua scalata verso il calcio che conta.
A causa di numerosi problemi burocratici, come lo status di extracomunitario, il suo passaggio verso il calcio professionistico fu molte volte rallentato, fino a che non arrivò la chiamata del Crotone che disputava la Serie B, con cui avvenne successivamente l’approdo, dopo soltanto la prima stagione, in Serie A.
Mai arrendersi
Milan – Dall’Eccellenza alla Champions, la parabola di Junior Messias
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Il classe 1991 arrivato finalmente ad alti livelli, disputando anche un’ottima stagione lo scorso anno condita con 9 gol e 4 assist, è giunto ora al Milan. Squadra con cui vorrà dimostrare ancora una volta tutte le sue potenzialità. Per Stefano Pioli sarà infatti un vero uomo in più. Perché oltre alle sue incredibile doti tecniche, da buon brasiliano, possiede anche una grande duttilità tattica in modo da poter essere utilizzato non solo come trequartista. Ma sia come esterno di sinistra che di destra, da poter così svariare su tutto il fronte d’attacco.
Le sue caratteristiche principali, notate da molti fin dal suo arrivo in Calabria, sono sicuramente il buon tiro. Anche da fuori area, la velocità con e senza palla, la precisione dai calci piazzati, la forza fisica, che lo rende un giocatore molte difficile da fermare. E in particolar modo gli inserimenti, punto di forza dell’ex Crotone. Che potrà sfruttare perfettamente giocando insieme a Giroud o Ibra, diventando una vera spina nel fianco per le difese avversarie.
L’arrivo al Milan, in prestito per 2.6 milioni e con diritto di riscatto a 5.4 più bonus. Rappresenta la sua grande occasione per affermarsi in maniera definitiva nel calcio che conta. Opportunità da sfruttare sicuramente a pieno, soprattutto dopo tutti i sacrifici. Il duro lavoro e le difficoltà che ha dovuto affrontare nel suo lungo percorso di vita.
Nel corso di questi ultimi anni si è sempre dimostrato un professionista esemplare. Che ama il suo lavoro e che riconosce la sua posizione e il suo ruolo all’interno del gruppo. Mettendosi a disposizione del Mister e della squadra. Nonostante il club rossonero si trovi in un’altra dimensione rispetto alle squadre in cui ha militato in precedenza, Junior Messias si farà trovare pronto. Anche perché come ha dichiarato subito dopo la firma del contratto:” I sogni si avverano, basta crederci.”