Federico Dimarco ha voluto chiedere scusa ai tifosi del Milan dopo i cori antirossoneri nel post euroderby…
Meglio tardi che mai. A pochi giorni dall’eliminazione dalla Champions League del Milan per mano dell’Inter, in un euroderby che verrà amaramente ricordato dai tifosi del Diavolo, sono finalmente arrivate le scuse di Federico Dimarco per quest’ultimi…
I cori
Il difensore nerazzurro, classe 1997, ha giocato finora in questa stagione 31 partite di campionato, con 4 gol e 4 assist, più 10 in Champions, con 5 assist messi a referto. Il ragazzo, da sempre tifoso interista, si è reso protagonista di cori antiMilan dopo la vittoria della squadra di Simone Inzaghi. Dimarco, dopo il fischio finale, ha addirittura preso un microfono per far partire i cori della Curva Nord…
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Dimarco si scusa con i tifosi del Milan
Un atteggiamento davvero poco sportivo che non è andato giù ai tifosi rossoneri. La parte più calda del tifo milanista ha esposto uno striscione nella notte sotto casa del difensore, recante la scritta:
“Dimarco pensa a giocare…o la lingua te la facciamo ingoiare”
Parole di certo condannabili da parte dei tifosi rossoneri, scottati dall’antisportività del giocatore. Il quale però ha voluto subito scusarsi sui social, pubblicando una storia Instagram. Sfondo nero e poche parole…ma significative:
«Martedì sera dopo la partita mi sono lasciato andare ad un momento di leggerezza. Volevo chiedere scusa a tutti i tifosi del Milan che si sono sentiti offesi»
Milan, Dimarco chiede scusa ai rossoneri
Scuse giuste, le minacce no
Lo striscione minaccioso dei tifosi del Milan è senza dubbio da condannare, ci mancherebbe. Ma le scuse del ragazzo sono state doverose e giuste, visto l’atteggiamento “da ultras” dopo il fischio finale. Festeggiare sì, ma non in questo modo…
Caso Dimarco, il comunicato della Curva Sud
Alle parole del giocatore ha fatto seguito una nota della Curva Sud Milano: “Da martedì sera – si legge in una storia Instagram sull’account ufficiale del gruppo di ultras rossoneri – tiene banco il caso Dimarco: capiamo e condividiamo la voglia di esultare e far festa, nessuno si è mai sognato di vietare festeggiamenti e sfottò, ma in una città come Milano ci sono dei limiti che non vanno mai oltrepassati, da una parte e dall’altra. Le Curve di Milano – prosegue la nota – si impegnano da 40 anni a portare avanti un patto di non belligeranza, un caso unico in Italia che permette di vivere nel rispetto, nella tranquillità e nella lealtà la nostra stracittadina. Un conto sono i cori e gli striscioni di sfottò riferiti a giocatori e società ‘chi non salta è rossonero o interista vaffanc… ecc.’, tutt’altro discorso sono i cori di scherno verso una curva intera alla presenza della stessa (con un coro che la stessa Curva Nord non canta di proposito da mesi)“. La Curva Sud quindi aggiunge: “Apprezziamo le scuse del giocatore Dimarco, comprendendo che a volte l’adrenalina e l’euforia possano giocare brutti scherzi, e ci auguriamo in futuro di non assistere più a scene simili, da ambo le parti“.