Il proprietario del Milan, Gerry Cardinale, ha rivelato che l’acquisto del club rossonero è stata la cosa più dura che abbia affrontato
Una lunga intervista quella concessa da Gerry Cardinale, proprietario del Milan, a “The Deal”, podcast di Bloomberg. Il numero uno di RedBird ha affrontato vari temi durante la discussione. Ovviamente si è parlato molto anche di tanti argomenti relativi al Milan. Cardinale ha rivelato che acquistare il club rossonero è stata la cosa più difficile, ma allo stesso tempo la migliore, che gli sia capitata.
L’intenzione di concludere l’acquisizione del Milan è stata dettata da un suo bisogno imprenditoriale. Nello sport Cardinale ha dichiarato di aver trovato un vero e proprio punto di svolta. Il proprietario e presidente esecutivo di RedBird ha sfruttato l’occasione che gli si è presentata davanti. Adesso è desideroso di continuare la sua sfida in questo ambito.
Milan, le parole di Gerry Cardinale sull’acquisto del club
Milan, Gerry Cardinale: acquistare un club come questo è stato durissimo
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Gerry Cardinale ha definito l’acquisto del Milan “la cosa più dura ma anche la migliore che abbia mai affrontato”. Bastano, dunque, queste parole per evidenziare il fatto che l’attuale proprietario del club rossonero, nonché numero uno di RedBird, abbia speso anima e corpo per soddisfare quel suo bisogno imprenditoriale che lo ha portato a trovare nello sport “un vuoto d’aria” in cui ha saputo prendere il volo. Questo quando detto da Cardinale in merito all’acquisto del Milan nella lunga intervista concessa a “The Deal”, podcast di Bloomberg:
Acquistare il Milan è stata la cosa più dura che abbia mai affrontato, ma anche la migliore. Ma l’ironia è che è stato tutto imposto da me stesso. Avevo un bisogno imprenditoriale che dovevo soddisfare, ed era proprio il tipo di cose che facciamo sempre più spesso in RedBird. Il modo in cui la finanza istituzionalizzata a Wall Street si è evoluta, non viene compensata per quella quantità di attività, di rimboccarsi le maniche, di lavorare sodo e tutto il resto. E dico compensato non solo in termini di denaro, ma anche in termini di sforzo complessivo. Mi piace fare la parte dell’imprenditore ombra e mi piace risolvere i problemi con il capitale. E si dà il caso che nella carriera delle persone ci sia un po’ di fortuna. Mi è capitato di trovare un punto di svolta nello sport che non avrei mai potuto prevedere nel 2000/2001. Se guardiamo indietro agli ultimi 20 anni, ci rendiamo conto che è stata davvero una grande fortuna. Ho davvero trovato un vuoto d’aria in cui sono decollato. Ora la sfida è navigare in questa situazione, perché ora tutti hanno scoperto lo sport