Sandro Tonali, centrocampista del Milan, ha parlato di Charles De Ketelaere a DAZN. Le loro esperienze in rossonero sono simili…
Un vero leader si riconosce anche nelle parole e nelle interviste concesse ai media. E Sandro Tonali, classe 2000, a 23 anni è già un simbolo per il Milan, per i tifosi e per lo spogliatoio.
Tanto che il ragazzo, intervistato da DAZN, ha protetto il compagno Charles De Ketelaere. Il belga, per usare un eufemismo, non è partito molto bene nella sua avventura in rossonero e in Italia…
L’infanzia, il tifo…e il paragone con De Ketelaere: le parole di Sandro Tonali
Milan, Sandro Tonali: «De Ketelaere è come me…»
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Questi alcuni passaggi dell’intervista di Sandro Tonali a DAZN:
Il paragone con Pirlo me lo dicevano soprattutto quando ero a Brescia, era diventato un po’ pesante. La prima maglia da calcio che mi hanno regalato è stata quella di Lampard del Chelsea. Poi ne sono arrivate tante del Milan…
La mia passione rossonera nasce da mio padre. Seguiva sempre il Milan, andava anche in trasferta, era tifosissimo, era uno della curva. Era sempre teso quando giocava il Milan. La mia prima volta a San Siro è stato un Milan-Chievo 1-0 con un gol di Seedorf.
Il mio arrivo in rossonero? Nell’estate 2020 avevo parlato tanto con mia mamma, la mia ragazza e il mio procuratore, sognavo il Milan. I primi giorni sono stati un delirio. Il primo anno è stato difficile: dividere l’essere tifoso e giocatore non è stato semplice, però dopo un periodo di assestamento ce l’ho fatta. All’inizio era un peso indossare questa maglia, mi trovavo in un posto in cui dovevo cercare di non deludere. Ho avuto paura, arrivavo da Brescia, era tutto diverso, sono cambiato pure io con difficoltà e con alcuni ostacoli, ma con l’aiuto di Pioli ho superato tutto. Ho parlato tanto con il mister, mi ha aiutato tanto. E adesso sta facendo lo stesso con altri giocatori che stanno vivendo quello che ho passato io.
Le difficoltà di De Ketelaere? E’ come me… È una situazione normale, è la stessa cosa che è successa a me. Lui è stato pagato tanto, è stato preso per risolvere le partite e sta pagando la pressione di essere sotto i riflettori. È un grande giocatore che deve ritrovare sicurezza, noi dobbiamo aiutarlo. Deve andare bene una partita e poi vedremo il vero De Ketelaere.