Dagli screzi con Abate al ruolo del figlio Maximilian: ecco tutti motivi per cui Zlatan Ibrahimovic ha cacciato il ds del Milan D’Ottavio
Nella giornata di martedì 10 dicembre, Zlatan Ibrahimovic ha licenziato il direttore sportivo Antonio D’Ottavio. Un fulmine a ciel sereno in casa Milan, visto che la notizia è stata tenuta all’interno della società e non era filtrata nessuna indiscrezione. La domanda che sorge spontanea ai tifosi rossoneri, però, è: qual è il motivo che ha portato all’addio dell’ormai ex direttore sportivo del Diavolo?
Partiamo col ricordare che D’Ottavio era arrivato in rossonero nel 2017 e lavorava a stretto contatto con l’attuale direttore tecnico Geoffrey Moncada, con un occhio di riguardo al settore giovanile. Uno dei primi grandi screzi tra l’ex direttore sportivo e Zlatan Ibrahimovic riguarda proprio la squadra under 23. Sì, perché D’Ottavio voleva affidarla all’ex allenatore della primavera Ignazio Abate. Lo svedese, invece, aveva ormai deciso di chiudere i rapporti con l’ex difensore rossonero (oggi sulla panchina della Ternana).
Milan, gli screzi con Zlatan Ibrahimovic e non solo: ecco i motivi dell’addio di Antonio D’Ottavio
Milan, da Abate a Maximilian: ecco perché Zlatan Ibrahimovic ha cacciato D’Ottavio
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Questi diverbi tra Ibrahimovic e Abate erano, poi, dovuti anche al fatto che l’ex allenatore delle giovanili rossonere non considerava Maximilian, primogenito di Ibra, ancora pronto per giocare con la primavera. Il tutto ha portato a una spaccatura insanabile tra i due, con tanto di licenziamento da parte dello svedese. Adesso, il sostituto di D’Ottavio dovrebbe essere scelto tramite soluzione interna: Roberto Carrario e Dario Audasio i due candidati principali.