L’ex allenatore del Milan Carlo Ancelotti ha preso le difese di Paulo Fonseca dopo l’esonero: ecco l’attacco alla dirigenza del Diavolo
L’esonero di Paulo Fonseca fa discutere, specialmente per le modalità con cui è arrivato. Tanto che anche una leggende come Carlo Ancelotti, che nella sua carriera ha vinto davvero tutto, ha attaccato la dirigenza del club di via Aldo Rossi, tra cui anche il suo grande amico Zlatan Ibrahimovic, per come sono stati gestiti gli ultimi istanti dell’avventura dell’allenatore portoghese sulla panchina del Milan.
L’attuale tecnico del Real Madrid ha, infatti, voluto mettere l’accento sul comportamento della dirigenza del Diavolo. Queste le sue dichiarazioni:
Si può discutere sulla modalità, ma alla fine il risultato è che l’allenatore smette di allenare e viene mandato via. Mi metto dalla sua parte, questo succede quando si fa questo lavoro, ma si usa dire che quando si chiude la porta si apre un portone. Dispiace, però se ne farà una ragione
Ancelotti ha, poi, preso le difese dell’ormai ex tecnico del Milan, affermando come quando ci sono dei problemi, per cui la colpa non è solo dell’allenatore, colui che ne paga le conseguenze è comunque sempre il tecnico. Queste le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Radio Rai, alla trasmissione “Radio Anch’io lo Sport:
Rimango dell’idea che l’esonero dell’allenatore è parte del suo lavoro. Sono stato esonerato mille volte, quando ci sono problemi nella squadra la responsabilità cade sull’uomo solo, cioè l’allenatore. Non è giusto ma purtroppo è così, un tecnico nel suo lavoro è piuttosto solo, soprattutto nei momenti di difficoltà
Esonero Fonseca, Carlo Ancelotti sta con il portoghese: in questi casi paga sempre solo un uomo…
Esonero Fonseca, parla Carlo Ancelotti: sono dalla sua parte, quando ci sono problemi è sempre colpa…
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Ecco un bilancio dell’avventura di Fonseca al Milan per Carlo Ancelotti:
Noi li abbiamo affrontati un paio di mesi fa, hanno giocato molto bene e meritato di vincere, probabilmente non ha trovato quella continuità che la dirigenza chiedeva: l’adattamento di tecnico e giocatori nuovi deve essere in linea con i risultati, soprattutto in grandi società come il Milan




