Il centrocampista svizzero ha vinto il braccio di ferro con il Bruges e si prepara a sbarcare a Milanello entro mercoledì 6 agosto. L’operazione, sbloccata dall’ultimo rilancio rossonero e dalla ferrea volontà del giocatore, vale 34 milioni più 3 di bonus: ecco come cambia il progetto di Allegri e perché l’affare può spostare le gerarchie in Serie A.
Ardon Jashari è (quasi) rossonero. Dopo settimane di rialzi, conference-call e silenzi strategici, Milan e Club Brugge hanno trovato l’intesa definitiva: 34 milioni garantiti più 3 legati a facili obiettivi, per un pacchetto che sfiora i 40 milioni richiesti dai belgi. Il giocatore – escluso per scelta tecnica dal playoff di Champions col Salisburgo – è atteso oggi in serata o, al più tardi, all’alba di domani per sostenere le visite al Centro Medico di via Camillo Golgi. Se tutto filerà liscio, Massimiliano Allegri lo convocherà già per il doppio test inglese contro Leeds (sabato) e Chelsea (domenica).
Effetto domino sulle quote Serie A e sulle ambizioni rossonere
Il blitz su Jashari ha già mosso i mercati e le quote Serie A: secondo l’ultimo rilevamento pubblicato da Football-Italia su elaborazione di cinque bookmaker internazionali, il Milan è sceso da 15/2 a 11/2 per la vittoria dello Scudetto 2025-26 – restando appena dietro a Napoli (2/1) e Inter (5/2).
Per gli analisti, l’arrivo del regista svizzero riduce il gap in costruzione bassa che lo scorso anno aveva frenato i rossoneri contro le difese posizionali. In pratica, più pulizia nella prima uscita significa più palloni dentro l’area per Giménez e più libertà per Leão sul lato forte. Dettagli che, moltiplicati su 38 giornate, possono valere quei punti che negli ultimi due campionati sono mancati per restare agganciati al treno di testa.
La volontà del giocatore e il rilancio decisivo
Il punto di svolta è arrivato quando Jashari, 23 anni, ha chiesto di potersi allenare in solitaria e ha saltato gli ultimi tre impegni ufficiali del Bruges. Un segnale chiaro alla dirigenza belga, certificato poi dall’ultimo aumento dell’offerta milanista – da 33,5 a 34 milioni – con nuova ripartizione dei bonus. A quel punto la clessidra si è rovesciata: il Bruges ha capito che trattenere un “separato in casa” avrebbe impoverito spogliatoio e bilancio.
I numeri dell’operazione e l’impatto sul bilancio rossonero
- Costo lordo di cartellino: 34 + 3 milioni (bonus facilmente raggiungibili).
- Ingaggio previsto: circa 2,5 milioni netti a stagione fino al 2030.
- Ammortamento annuo: poco meno di 8 milioni, sostenibile grazie alle plusvalenze estive (vendite di Saelemaekers e Pobega).
Per Maldini (ora dirigente dell’area tecnica) e l’area scouting, l’investimento ha un doppio vantaggio: il calciatore rientra nei parametri di età e ingaggio stabiliti dal fondo RedBird e, allo stesso tempo, porta in rosa un leader tecnico già maturato nei palcoscenici europei.
Jashari in campo: perché serve proprio a questo Milan
- 86,6 % di precisione nei passaggi nella Pro League 2024-25, nona media assoluta tra i centrocampisti delle Next 14 competizioni europee.
- 7,19 passaggi progressivi ogni 90′, 91° percentile: il dato più alto fra i pari ruolo sotto i 25 anni in Belgio.
- Premiato come Player of the Year e Young Player of the Year alla cerimonia della Pro League 2025: segnale di continuità, non solo di picchi occasionali.
Il Milan cercava da due estati un costruttore di gioco capace di verticalizzare senza perdere ordine. Jashari riceve palla spalle alla porta, alza la testa e serve il corridoio interno: un movimento che Allegri vuole replicare per far correre Leão e Pulisic negli half-space. In transizione negativa, il neoacquisto non teme il corpo a corpo (1,9 contrasti vinti di media) e sa occupare le linee di passaggio avversarie, qualità preziosa dopo l’addio di Bennacer.