Milan, caso Maignan: accolto in parte il reclamo dell’Udinese contro una gara a porte chiuse. Cosa succede adesso
L’Udinese si è visto accogliere in parte il reclamo presentato contro una giornata di squalifica dello proprio stadio dopo i fatti accaduti in occasione della sfida contro il Milan dello scorso 20 gennaio con gli insulti razzisti da parte di alcuni sostenitori friulani nei confronti del portiere Mike Maignan. In un primo momento era stata comminata al club friulano l’obbligo di disputare una gara interna a porte chiuse. Da qui il ricorso presentato dall’Udinese.
Come si legge nella nota ufficiale della Figc, la Prima Sezione della Corte Sportiva d’Appello Nazionale, presieduta da Carmine Volpe, ha rideterminato la prima sanzione dell’obbligo di disputare una gara a porte chiuse “nell’obbligo di disputare due gare con il settore Curva Nord privo di spettatori“.
Milan, caso Maignan: accolto in parte il reclamo dell’Udinese. Adesso cosa succede?
Milan, caso Maignan: accolto in parte reclamo Udinese. Cosa succede ora
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Accolto in parte il reclamo dell’Udinese dopo i fatti accaduti nel corso della gara contro il Milan dello scorso 20 gennaio con i cori di stampo razzista intonati da alcuni sostenitori friulani nei confronti di Maignan. La Prima Sezione della Corte Sportiva d’Appello Nazionale ha rideterminato la prima sanzione, ovvero la disputa di una giornata a porte chiuse. Niente più squalifica di un turno del Bluenergy Stadium, ma l’obbligo di disputare due gare con il settore Curva Nord privo di spettatori. Dunque il settore rimarrà chiuso in occasione delle prossime due gare interne dell’Udinese contro Monza e Cagliari.