Tra i grandi campioni che hanno vestito la maglia rossonera, riuscendo com essa vincere trofei memorabili, c’è senza dubbio Stefano Borgonovo. Il Milan crede in lui fin dalla giovane età, lo acquista a soli 22 anni dal Como nel 1986 per 4 miliardi di lire, lasciandolo però ai comaschi in prestito. Dopo la parentesi in prestito al Como Borgonovo andrà alla Fiorentina, sempre con la formula del prestito.
Proprio in maglia viola riesce a mettersi in evidenza, la coppia che forma con Baggio è straordinaria. I due si completano a meraviglia, la B2 così come era stata denominata la coppia del gol della Fiorentina delizia il Franchi e non solo. Realizzano infatti 29 reti in campionato, 14 Borgonovo e 15 Baggio. Questi numeri convincono il Milan a richiamarlo alla base dal prestito, offrendogli le chiavi dell’attacco rossonero nella stagione 1989-1990. L’abbrivio al Milan è davvero incoraggiante, alla prima giornata di campionato segna un gol contro il Cesena. Un grave infortunio al ginocchio lo costringerà a restar fuori diversi mesi ma, al suo rientro sarà decisivo. La semifinale di Champions con il Bayern Monaco è nel segno di Borgonovo che, nell’andata giocata a San Siro si procura il rigore realizzato da Van Basten per l’1-0 finale. Nella gara di ritorno invece, nella sconfitta in terra bavarese, è sua la rete che in virtù del maggior numero di gol realizzati in trasferta, regala al Milan la finale di Vienna vinta poi 1-0 contro il Benfica.
Al termine della stagione Borgonovo lascerà definitivamente il Milan, tornando alla Fiorentina. Con i rossoneri realizzerà 6 reti in 22 presenze in una stagione condizionata dall’infortunio. Nonostante ciò il suo nome entra di diritto nell’albo d’oro di questa società, il suo gol in terra tedesca ha un’importanza vitale e determinante per regalare al Milan la Champions League numero 4 della propria storia.