Milan, Zlatan Ibrahimovic ha rilasciato alcune dichiarazioni dagli Stati Uniti e si è soffermato sul suo ruolo da dirigente. Ecco le parole
Zlatan Ibrahimovic è da sempre un punto di riferimento per i giovani e non solo. Arrivato negli Stati Uniti per mostrare tutta la sua vicinanza alla formazione allenata da Paulo Fonseca, che inizierà la tournée domenica 28 contro il Manchester City, lo svedese si è concesso per alcune interviste e, ai microfoni di CBS Mornings, ha voluto dare un consiglio ai giovani che aspirano a diventare dei giocatori professionisti. Queste le sue dichiarazioni:
Un consiglio per i giovani? Dipende da quanto lontano vuoi arrivare. Io ho creduto nella disciplina e nel duro lavoro, che ripagano sempre. Quindi già in tenera età devi prepararti mentalmente perché quando arrivi sui grandi palcoscenici o mangi o vieni mangiato. Con i ragazzi di giovani di oggi devi prima conoscerli e poi spingerli
Lo svedese, fin dal suo ritorno al Milan nelle vesti di dirigente, si è mostrato molto attento sul fronte giovani e ha lavorato in primissima linea per portare avanti le operazioni per la realizzazione della squadra Under23, che è poi stata inaugurata con il nome, “Milan Futuro”.
Milan, Zlatan Ibrahimovic: il mio ruolo? E’ più difficile di quando giocavo
Milan, Zlatan Ibrahimovic avvisa i giovani: mangia o vieni mangiato!
LEGGI ANCHE VIDEO – Milan, Olivier Giroud cuore rossonero: “cancella” lo scudetto dell’Inter sui pantaloncini di Pavard
Ibrahimovic si è, poi, soffermato sul suo nuovo ruolo a stretto contatto con la squadra:
Giocare a calcio è più semplice rispetto a quello che sto facendo oggi, ma sto imparando. Sto attraversando una fase di apprendimento, sono umile. È un’angolazione differente rispetto a quello a cui ero abituato, ma ho ottimi professionisti attorno a me, quindi…
Lo svedese ha anche parlato del suo rapporto con i giocatori:
Fino a quando vincono mi va tutto bene. Il problema è quando iniziano a perdere (ride ndr): siamo venuti con un’atteggiamento diverso, ma va bene. Il problema è che io non posso influenzare il gioco, come facevo prima, quindi devi trasferire il tuo atteggiamento, la tua mentalità, la tua esperienza negli altri giocatori, ma stanno lavorando bene