Caso ultras, ecco il “sistema Bosetti”: con questo metodo le curve di Milan e Inter controllavano e gestivano gli ingressi a San Siro
Il controllo degli ingressi a San Siro era nelle mani delle curve di Inter e Milan, con tanto di esponenti in possesso di abbonamenti e biglietti da rivendere a prezzi maggiorati. E’ questo ciò che emerge dalle carte dell’inchiesta “Doppia Curva”, per la quale diversi capi ultras delle squadre meneghine sono finiti in carcere con diversi capi d’accusa. Per quanto riguarda la tifoseria organizzata nerazzurra, era Renato Bosetti il responsabile di questo business.
Era lui il “re degli ingressi”, che gestiva tutto il traffico di biglietti per l’accesso al Meazza durante le gare dell’Inter. Bosetti, essendo leader di un Inter club ufficialmente riconosciuto, poteva contare su una fitta rete di conoscenze, anche tra gli steward, per gestire gli ingressi illeciti allo stadio. Il leader nerazzurro faceva, quindi, entrare a suo piacimento diverse persone a San Siro, nonostante queste non avessero alcun biglietto. Il tutto anche a spese degli steward, che spesso venivano minacciati e intimati.
Caso ultras, ecco il “sistema Bosetti”: il metodo utilizzato dalle curve per gestire il traffico e gli ingressi a San Siro
Caso ultras, ecco il “sistema Bosetti”: così le curve gestivano gli ingressi a San Siro
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Un vero e proprio sistema, quello con cui uno dei maggiori esponenti del tifo nerazzurro, Renato Bosetti, riusciva a mantenere il controllo e gestire gli ingressi a San Siro durante le gare casalinghe dell’Inter. Un metodo che vedeva coinvolti anche diversi steward, consapevoli di non potersi mettere di traverso al capo ultras.