Secondo La Repubblica, dietro all’indagine aperta sulla cessione del Milan potrebbe esserci l’ombra del contenzioso tra Blue Skye ed Elliot
L’indagine fatta partire dalla Procura di Milano, che vede come oggetto la cessione del Milan, è iniziata con la perquisizione della sede principale del club in via Aldo Rossi e ha intenzione di proseguire fino a quando non si giocherà a carte scoperte e si capirà chi detiene il controllo sulla società rossonera in questo momento. Tutto nasce dalla vendita dalla vendita da Elliot a RedBird nell’estate del 2022. Fin qui sembra tutto tranquillo, ma coloro che sono finiti sotto la tempesta sono l’attuale e e il passato CEO del Milan Giorgio Furlani e Ivan Gazidis.
Il primo è, infatti, accusato di aver ostacolato l’attività di vigilanza della Figc. Ovvero, avrebbero nascosto il reale proprietario del club rossonero, che stando all’indagine sembra essere ancora Elliot (già possessore del Lille). Secondo quanto riportato da La Repubblica, però, dietro all’inchiesta potrebbe esserci l’ombra di Blue Skye, il fondo che, tramite l’avvocato Roberto Zingari, avrebbe chiesto la valutazione del reato di appropriazione indebita ai danni della stessa società (Blue Skye), che possedeva quote di minoranza.
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Non solo Blue Skye, secondo il quotidiano, la GdF avrebbe messo a fuoco anche la potenziale riorganizzazione dell’assetto societario in vista dell’ingresso di un nuovo investitore saudita (secondo la Gazzetta dello Sport Pif). Secondo le carte in possesso della procura, tutto sembra già stato stabilito per la suddivisone delle quote: al nuovo socio dovrebbe andare il 41,7 % tramite il riacquisto per 487,5 milioni dell’80% del famoso Vender Loan.