Secondo il quotidiano La Repubblica Gerry Cardinale starebbe pensando alla cessione delle quote del Milan già dal prossimo febbraio 2025
“L’era di Gerry Cardinale, da agosto 2022 azionista di controllo con la sua RedBird, potrebbe chiudersi in anticipo anche rispetto alla scadenza dell’agosto 2025″. A scriverlo è La Repubblica. Per il collega Enrico “la chiave della vicenda – scrive – è la restituzione al fondo Elliott di 693 milioni di euro di prestito (da 560 milioni sono già saliti a 653 per gli interessi), ottenuto proprio dal fondo della famiglia Singer per acquisire il controllo della società”.
Naturalmente i portavoce di RedBird, interpellati direttamente da Repubblica hanno smentito categoricamente che il numero uno dell’entertainment abbia affrontato il tema della sua uscita con l’ad rossonero Giorgio Furlani.
Ma secondo quanto raccolto ancora da La Rep dagli Usa filtra con convinzione l’ipotesi addio di Cardinale a febbraio 2025: per recuperare, senza plusvalenze, i 150 milioni investiti nel Milan attraverso il fondo RB FC Fund IV.
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La Repubblica spiega nel dettaglio che cosa succederebbe in Casa Milan tra RedBird e il Fondo Elliott. In sostanza “il prestito di Elliott si trasformerebbe in patrimonio netto: in pratica i Singer si riprenderebbero la maggioranza (con 843 milioni sugli 1,2 miliardi dell’operazione 2022), lasciando inizialmente a Cardinale il controllo del 30% delle quote”.
A livello dirigenziale Giorgio Furlani, manager di Elliott passato in quota RedBird, diventerebbe più che mai l’ago della bilancia, con il parere vincolante di Gordon Singer, influente membro del Cda in forza del suddetto prestito.
Il disimpegno di Cardinale postulerebbe il ridimensionamento di Zlatan Ibrahimovic, che da consulente di Cardinale (senior advisor) svolge un compito ibrido di dirigente in pectore, accanto al dt Moncada.