La pazza voglia di Milan di Correa ricorda il senso di appartenenza mostrato da Maxi Lopez durante la sua breve ma intensa avventura in rossonero.
Il tormentone dell’estate rossonera ha un nome ben preciso: Angel Correa. L’argentino fino a pochi giorni fa sembrava un affare praticamente fatto, un’acquisizione lampo, che pareva essere germogliata dopo solo pochi giorni di trattativa tra il Milan e l’Atletico Madrid. L’improvvisa frenata della cessione di Andrè Silva al Monaco ha fatto sì che la trattativa Correa-Milan diventasse un vero tormentone. Il Milan vuole fortemente portare nel capoluogo lombardo l’argentino e lo stesso Angel ha una voglia matta di vestire la gloriosa casacca rossonera. La Società di via Aldo Rossi dovrà però vendere uno dei suoi pezzi pregiati, per poi concludere definitivamente l’affare con l’Atletico Madrid. Tutti i giocatori più rappresentativi sono rimasti, da Suso a Gigio Donnarumma. L’unica cessione è stata quella di Patrick Cutrone, che la Società ha immediatamente sostituito con l’arrivo della stellina francese Rafael Leao.
La costanza e la capacità d’attesa di una trattativa ancora lontana dal lieto fine, sembra la stessa che portò nel gennaio del 2012 un altro argentino, Maxi Lopez, a vestire la maglia del diavolo. L’ex Catania giocò poco in quel Milan, colmo di campioni e con una concorrenza agguerrita. Dall’altro lato Angel Correa diventerebbe uno dei punti fermi di Mister Giampaolo, alla ricerca di una seconda punta da affiancare a Piatek. Maxi non giocò molto ma si comportò sempre da vero professionista, impegnandosi tantissimo e lasciando un segno profondo in quelle poche partite dove venne chiamato in causa.
Il Milan è ben felice del gradimento di Correa, segno di un forte senso di appartenenza. Lo stesso sentimento nei confronti della maglia mostrato da Maxi Lopez, che alla fine quei colori, il rosso e il nero, riuscì a vestirli con vanto e orgoglio.