MSM-Milan, un affare “impossibile”, ma… Proviamo a capire quali nomi potrebbero rientrare nell’offerta rossonera e perchè
Milinkovic-Savic – Milan: un qualcosa che sta tormentando i tifosi milanisti che alletta la dirigenza rossonera, ma che resta di difficilissima realizzazione. Si parla di semi-impossibilità, ma le indiscrezioni confermano che qualcosa si muove. Nessuno può sbilanciarsi sulle percentuali di riuscita, oggi a quattro giorni dal termine del calciomercato appare improbabile. Non esistono miracoli nel mondo calcistico, almeno non certificati. Quando una trattativa va in porto è perché, si sono create le giuste condizioni. Le basi per realizzare l’affare Milinkovic-Savic sono chiare a tutti, Lotito le ha gridate al mondo. 120 mln o qualcosa di molto simile, altrimenti il gioiello rimarrà nella vetrina biancoceleste. L’ultima ora lanciata da La7 ha riportato di una proposta rossonera pari a 95 mln cash – 40 mln prestito annuale e 55 per il riscatto – ai quali vanno aggiunte due contropartite tecniche. La redazione di Daily Milan prova a focalizzarsi su tre nomi, quelli ad oggi più plausibili o appetibili dalla Lazio e da Inzaghi.
MONTOLIVO Il centrocampista rossonero è forse quello meno desiderato in casa biancoceleste, ma maggiormente gradito – in uscita – al Milan. Su di lui c’è il veto tecnico di Gattuso che non lo vede tra i protagonisti di domani. 33 anni, un contratto in scadenza nel 2019 e un ingaggio altissimo – almeno 6 mln lordi a stagione -. La dirigenza rossonera pensa alla cessione, più probabile una rescissione. Queste indicazioni portano il mediano di Caravaggio, nella lista delle pedine utilizzabili dal Milan per Milinkovic-Savic. Per Inzaghi, Montolivo non sarebbe indispensabile, Badelj e Lucas Leiva sono i due cardini sui quali l’allenatore è pronto puntare in questa stagione.
BONAVENTURA Jack è l’uomo che non può non piacere a Inzaghi, mezzala, trequartista e giocatore di altissima qualità. Bonaventura “entra” nella trattativa perché: con il Milan ha un contratto in scadenza 30 giugno 2019, il rinnovo non è stato ancora trattato e, nonostante per Gattuso sia inamovibile, lo stesso mister sta lavorando su Calhanoglu arretrato a centrocampo. Piccole indicazioni che inserite in un contesto più ampio, inducono a riflettere. Ad esempio: Kessie è già stato contattato dalla dirigenza per il rinnovo – nonostante sia approdato in rossonero solo lo scorso anno -, Jack, no -. L’età di Bonaventura – 28 anni – e il suo ingaggio – poco superiore ai 2 mln di euro netti a stagione -, non sarebbero ostacoli insormontabili per la Lazio.
BORINI L’esterno d’attacco rossonero viene focalizzato al centro dell’affaire Lazio-Milan, perché il giocatore è forse l’unico per il quale i biancocelesti si sono realmente esposti. E’ datato 12 mesi il testa a testa biancazzurrossonero per aggiudicarsi l’ex-Sunderland, La spuntò Mirabelli che portò il ragazzo all’ombra della Madonnina. Pedina importante per Montella prima e Gattuso poi, Borini non ha mai guadagnato la titolarità definitiva. Il jolly che conosce bene Roma, piace ad Inzaghi, l’interesse di un anno fa, non può essersi dissolto. 27 anni e un contratto economicamente sostenibile, Lotito potrebbe valutare il profilo, soprattutto se a chiederglielo fosse il proprio allenatore.
Si ragiona su indicazioni emerse dal campo o da situazioni contrattuali, sottolineando come nei numeri e nei nomi, l'”affare” SMS-Milan sia realmente difficile, al limite dell’impossibilità. Il tempo è poco, la fermezza di Lotito è nota, ma fino al gong suonato dal n.1 biancoceleste, tutto è possibile. Non va escluso che la stessa dirigenza laziale, possa chiedere informazioni su uno o più giovani facenti parte della rosa milanista. Profili che Tare e lo stesso Lotito gradiscono maggiormente rispetto ai veterani, anche per una questione di longevità tecnica e rivendibilità.