Zero possibilità di vedere il Milan in mano agli arabi, Cardinale non sta cedendo il Club… Gerry “rilancia“. Il punto dopo le ultime voci
Gerry Cardinale, CEO e founder di RedBird Capital Partners non è per nulla intenzionato a cedere il Milan. Le voci che si rincorrono da giorni sono infondate e quindi destinate a essere smentite, una dopo l’altra. Il fondo PIF (Public Investment Fund), già a capo del Newcastle, non prenderà il comando del club rossonero, quantomeno non succederà a breve. Qualcosa potrebbe cambiare in futuro? Un domani (lontano) chissà…
Gli obiettivi che RedBird ha scelto di seguire una volta acquistato il Milan da Elliott non possono essere raggiunti entro fine stagione (si è letto di un passaggio di testimone nel corso dell’estate: scenario totalmente da escludere). “Senza alcun dubbio – ha scritto solo pochi giorni fa Cardinale nella lettera di auguri per le festività di Natale inviata ai tifosi rossoneri – continueremo a realizzare tutti i miglioramenti possibili per essere più competitivi in campo e far crescere fuori dal campo le risorse finanziarie da investire ulteriormente nel Club”.
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C’è molto lavoro da fare nei piani di RedBird e in quelli del management che da pochi mesi – per qualche nuova figura anche meno – sta gestendo su più fronti iniziative e progetti. Quello ambizioso dello stadio di proprietà a San Donato, ad esempio, verrà sviluppato nel corso dei prossimi anni ed è prioritario nella visione del fondo americano per riportare il valore del Club a un livello altissimo. Prima di allora il Milan non verrà ceduto.
Cardinale, questo sì, è alla costante ricerca di nuove risorse e partnership. Una prassi comune in finanza quando a scendere in campo è un fondo di investimento. Non a caso, in Medio Oriente il Club ha appena inaugurato Casa Milan Dubai, un passo determinante per accrescere la propria espansione globale: nella città degli Emirati il Diavolo conta già partner di primo piano ma intende incrementare (non di poco) l’aspetto commerciale.