Rinnovo del contratto con un ruolo di primissimo livello, la consegna delle chiavi dello spogliatoio. Ecco la strategia del Milan per convincere Donnarumma ad accettare un taglio dell’ingaggio.
La prima pedina è stata spostata e condizionerà tutte le prossime mosse sullo scacchiere. Molte dipenderanno dall’allenatore a cui verrà affidato il compito di costruire il nuovo Milan calato il sipario sulla stagione in corso: Ralf Rangnick resta, oggi, il numero due sulla lista rossonera dietro a Stefano Pioli. La prima pedina mossa da Via Aldo Rossi ha il volto di Gigio Donnarumma.
A meno di offerte irrinunciabili e superiori ai 50 milioni di euro, il portierone classe 1999, arrivato in Lombardia nel 2013, continuerà a indossare la maglia del suo Milan almeno per altre due stagioni sportive (la prossima, quando secondo l’attuale contratto andrà in scadenza, e quella successiva). Il Club vuole tutelarsi e affrontare il discorso del rinnovo concretamente nelle prossime settimane così da evitare spiacevoli situazioni nel corso dei mesi che verranno e di perdere il cartellino a parametro zero tra un anno.
La volontà di Gigio
Senza fare rumore, Donnarumma nei giorni scorsi ha spedito un chiaro messaggio al Club (“io voglio restare”) e ora attende una convocazione dai piani alti di Casa Milan, anche se, a dire il vero, le videochiamate con Paolo Maldini in questi mesi di isolamento non sono mai mancate. L’ultima qualche giorno fa, quando il direttore tecnico del Milan ha affrontato a colloquio i senatori della squadra, tra cui Gigio, per presentare il quadro seguito alla pandemia (il lockdown ha minato i conti del Club) e confrontarsi in tema di riduzione degli stipendi; una soluzione al problema arriverà in via definitiva nelle prossime ore.
Donnarumma capitano del Milan: il piano di Gazidis
Invece, la trattativa per il prolungamento e la revisione dell’ingaggio (oggi Donnarumma guadagna 6 milioni di euro netti a stagione) non è ancora entrata nel vivo. Alla bozza che avvierà il negoziato tra Via Aldo Rossi, il giocatore e il suo agente, Mino Raiola, ci stanno lavorando a più mani Maldini, il direttore sportivo Frederic Massara e Ivan Gazidis. L’A.D. ha comunicato alla proprietà la volontà del giocatore di rimanere a Milanello e per premiarne l’atto di fedeltà alla maglia (ma anche convincerlo ad accettare una proposta economica al ribasso) avrebbe intenzione di aggiungere all’offerta la prestigiosa fascia di capitano (anche la fascia, dopotutto, ha un suo chiaro e importante valore economico). Un ruolo molto ambito peraltro da tanti ex giocatori, oggi ricoperto da Alessio Romagnoli.
Donnarumma capitano del Milan: l’erede naturale
Gigio rappresenta oggi la continuità con il recente passato, tra i giocatori dell’organico è il più milanista per vissuto e numero di presenze in campo. Anche per questo e nonostante la giovane età, l’investitura del leader era già arrivata a settembre per bocca di Zvone Boban, ex Chief Football Officer. Basterà ora la consegna delle chiavi dello spogliatoio per convincerlo a firmare? La valenza simbolica sarebbe duplice: infatti, per la prima volta in 120 anni di storia rossonera un portiere indosserebbe al braccio la fascia di capitano della prima squadra. Se così sarà (Donnarumma capitano del Milan), il gesto lo consacrerebbe definitivamente allo status di “bandiera”.