Giorni caldi sull’asse Roma-Milano. Dalle voci di mercato agli affari conclusi, l’intreccio giallorossonero potrebbe riservare altri colpi di scena. A tal proposito la redazione di Daily Milan ha intervistato in esclusiva Giuseppe Falcão, personaggio noto nell’ambiente romanista, nonché, figlio del leggendario Paulo Roberto, talento che ha segnato la storia dei giallorossi.
Negli ultimi anni, il Milan si è sempre più defilato rispetto alle altre big della nostra Serie A: che effetto fa vedere il club rossonero in questa situazione?
«E’ strano. Il Milan è un club che ha vinto tantissimo soprattutto in Europa e, vederlo in queste condizioni effettivamente dispiace. I rossoneri sono stati sempre molto competitivi, ma ci sta, fa parte dei cicli storici. In questo momento ci sono difficoltà economiche e societarie, solo il tempo ci dirà se potranno esserci miglioramenti oppure, se questa situazione si protrarrà. Certo fa effetto vedere il Milan nel caos, fuori dall’Europa e alle prese con possibili partenze importanti. Stupisce».
Con l’approdo di Elliott e il cambio di proprietà, si parla di un ritorno di Gandini al Milan, quali sentori ci sono in casa Roma?
«Gandini a Roma svolge compiti dirigenziali e ha un ruolo importante, anche se marginale rispetto a Baldissoni e Monchi. E’ molto legato al Milan visto il suo passato e, quella di un suo ritorno è una scelta che ci potrebbe stare. Certo è che ad oggi, si troverebbe a compiere un piccolo passo indietro, la Roma ha grandi potenzialità ed è in grande crescita».
Parliamo di mercato: in queste ore sono circolate voci che vorrebbero Perotti in orbita Milan e, un ipotetico ritorno di El Shaarawy in rossonero, ti risulta?
«Non mi risulta. So che almeno uno dei due lascerà Roma, anche perché i giallorossi in questo momento hanno tanti elementi in quel ruolo e forse, qualcuno ancora ne arriverà. Perotti è un giocatore che ha dato tanto alla squadra, vedo lui più lontano da Roma rispetto ad El Shaarawy che è ben inserito nel contesto. Oltre a ciò bisogna tener conto dei giocatori cresciuti nel vivaio nazionale italiano, la Roma difficilmente rinuncerà al Faraone. So che c’era l’Atalanta su Perotti qualche settimana fa, nulla va escluso».
Suso è ancora un obiettivo della Roma?
«Suso non lo vedo a Roma in questo momento. In quel ruolo c’è Under molto considerato da Di Francesco, oltretutto, non credo che i giallorossi siano disposti a spendere 38 milioni (cifra della clausola valida per l’estero e riferimento base per il mercato italiano ndr) per un buon giocatore come lo spagnolo. Personalmente non mi fa impazzire, sicuramente un elemento di valore, ma segna poco e il suo prezzo è alto. Non credo che i giallorossi possano affrontare questo tipo di investimento, come caratteristiche ci sta, ma credo che alla fine ci si orienterà su altri profili».
Il Milan ha acquistato il giovane attaccante Rossi dalla Roma: è davvero un grande talento come viene definito?
«L’ho visto all’opera in qualche occasione, il ragazzo è molto bravo, ma è pure molto giovane. Difficile prevedere il suo futuro, il tempo ci dirà di più. I giovani rischiano di perdersi facilmente negli anni. Rossi ha sicuramente qualità, se si affermerà lo scopriremo solo vivendo. Per oggi è un buon prospetto che ha fatto benissimo nei Giovanissimi, ma personalmente i calciatori li valuto verso i 18-19 anni. C’è una differenza abissale tra Settore giovanile e Prima Squadra, lo si vede con la Primavera: i ragazzi sembrano fuoriclasse, poi arrivano in Serie A e, queste generazioni in questo preciso periodo storico fanno molta fatica ad affermarsi. Il ragazzo c’è, merita ed è molto bravo, gli auguro di arrivare in alto»..